Surgelati, futuro incerto alla Vis

In cassa integrazione 50 dipendenti dell'azienda
Alcune dipendenti Vis
Alcune dipendenti Vis
 NOALE.
Non c'è solo Aprilia a preoccupare il mondo del lavoro noalese. C'è un'azienda, la Vis, industria alimentare di via Ongari, che sta vivendo un periodo di crisi con 50 dei 60 dipendenti in cassa integrazione dalla scorsa primavera, e fino a febbraio. Gli interessati, per lo più donne, lavorano a orario ridotto e poi entra in gioco la cassa. La prossima settimana ci sarà un incontro tra proprietà e sindacati per discutere del futuro. Vis, infatti, opera nel settore del surgelato e lavora anche con grosse case. E' specializzata in produzioni di pesce, formaggi, verdure. Anche in questo settore la crisi si è fatta sentire. «Purtroppo - spiega il segretario della Flai Cgil di Venezia Fabio Borgacci - Vis non riesce a saturare gli impianti. Ha meno ordini di quanto in realtà potrebbe produrre. La gente non ha più il potere economico di qualche anno fa, quando i carrelli della spesa erano pieni e c'era stato un boom dei prodotti surgelati. Ora la situazione è diversa e l'azienda ne sta soffrendo». Gli operai della Vis risiedono per lo più nel Miranese. Vista la specificità del lavoro, se gli operai dovessero rimanere a casa, diventerebbe difficile trovare una nuova collocazione. «Attività di questo genere e così specifiche - commenta - non sono richieste in altre aziende della zona. Per questo siamo preoccupati. La prossima settimana ci incontreremo con Vis per fare una verifica della cassa integrazione adottata in questi mesi e capire cosa succederà ai lavoratori e alle lavoratrici nel 2011».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia