Studenti contro il prof di Forza Nuova per le frasi razziste

VENEZIA. Come si stabilisce il confine tra pubblico e privato? Ieri a mezzogiorno una trentina di ragazzi appartenenti al «Coordinamento Studenti Medi» ha manifestato di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale contro il professore Sebastiano Sartori per le frasi razziste postate di recente sul suo profilo Fb (personale, ma accessibile a tutti). Gli studenti hanno appeso uno striscione con la scritta: «Fuori i fascisti dalle scuole! Sartori vattene!» e sono rimasti sulla fondamenta a parlare al microfono e a intonare cori contro il fascismo fino a quando sono stati ricevuti dall’ispettore Gianantonio Lucca, dalla vicedirettore Gianna Marisa Miola e da un’altra dirigente, Francesca Sabella. Durante l’incontro gli studenti hanno spiegato perché chiedevano che il professore, insegnante precario di storia dell’arte e di sostegno all’Istituto Barbarigo, fosse sospeso dal ruolo di docente: «Noi non tolleriamo», ha detto il portavoce Mario Pozzan, «che una persona che lavora come insegnante faccia quel tipo di esternazioni. Certo, non le ha fatte in classe, ma sono frasi contro la Costituzione. Potrebbe anche insegnare benissimo, ma una persona che sta formando dei cittadini e che nella sua vita privata inneggia al Ku Klux Klan non può avere un ruolo educativo». I dirigenti hanno risposto che avrebbero monitorato la situazione e il comportamento del docente: «Le frasi», racconta la Miola, «non sono state esternate a scuola e bisogna rispettare la libertà di pensiero, ma bisogna anche tenere presente che la scuola promuove i valori della Costituzione e i diritti dell’uomo che vanno sanciti e inverati». Gli studenti hanno raccontato che il docente Sartori, segretario provinciale di Forza Nuova e già candidato alla presidenza della Provincia, aveva avuto un diverbio in corridoio con un ragazzo nero accusato di essere un parassita, ma l’episodio è stato riportato senza che ci fossero testimoni diretti e va verificato. «È grave», afferma Sanny, nato a Roma e di origine nigeriana, «sentire queste frasi in un mondo globale dove è normale che tutte le persone vivano insieme». Il docente non si era pentito della frase e non aveva ritenuto di doverla rimuovere dal suo profilo.
Vera Mantengoli
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