Stroncato alla partita, attesa per i funerali

Non è ancora stata fissata la data dei funerali di Angelo Marco Giordano, il professore di educazione fisica di 32 anni stroncato da un malore durante una partita di calcio a cinque. La famiglia non ha infatti ancora avuto il nulla osta e, date le modalità e il luogo (suolo pubblico, la palestra dell'istituto superiore Gramsci - Luzzatti) con cui si è consumato il dramma, la salma è ancora sotto sequestro. La famiglia resta dunque in attesa, pur volendo accelerare i tempi per poter poi trasportare il feretro in Calabria, terra natale di Marco. Quello che invece preme particolarmente a Federico e a tutti gli amici del giovane insegnante scomparso è sottolineare una volta di più la grave mancanza di apparecchi salvavita negli spazi della Gazzera, così come in molti altri impianti sportivi di Mestre. «A Spinea, a Mirano, i defibrillatori sono ormai ovunque, possibile che in questa città si debba ancora aspettare? Quanti altre morti dovremo registrare prima che le cose cambino?» tuona Federico Giordano, il fratello «Probabilmente mio fratello non si sarebbe salvato neppure grazie a un Dae (defibrillatore automatico esterno) a bordo campo, ma in quegli stessi spazi si allenano i ragazzini delle scuole, e casi come quello di Marco sono sempre più frequenti purtroppo. Vorrei che la morte di mio fratello servisse a smuovere le cose».
Rabbia e dolore, intanto, sui social network; e messaggi di vicinanza alla famiglia. «Il nostro cuore è con voi», «Ci saranno solo lacrime e dolore. Il mondo ha perso una persona stupenda», «Ciao, grandissimo mister, ci mancherai tanto, ma non te ne andrai mai». (gi.co.)
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