Stop alla “guerra” del park il Pes.co non è abusivo

La sentenza inappellabile del Consiglio di Stato mette la parola fine alla vicenda iniziata nel 2006 e passata attraverso sequestri, rimozioni e ricorsi al Tar
Di Carlo Mion

TESSERA. Il parcheggio cosiddetto Pe.sco non è abusivo e può continuare a funzionare. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato chiamato a decidere su un ricorso ad una sentenza del Tar del Veneto dello scorso anno. A ricorrere, per motivi diversi, erano stati Save, la stessa società Venezia Marco Polo Parking che gestisce l’area e il Comune di Venezia. La prima perché da anni si batte per fare in modo che il parcheggio sia dichiarato abusivo, il Comune per ribadire che la sua variante al Prg che ha consentito di realizzare l’area è legittima e Venezia Marco Polo Parking per difendere l’area a pagamento.

La sentenza del Consiglio di Stato è inappellabile. Fine di una “guerra”. Una guerra di mille carte bollate sul vecchio contenzioso tra il Comune di Venezia e la Venezia Marco Polo Parking, società che gestisce il parcheggio di via Triestina 159 realizzato dalla famiglia Benetazzo a fianco del Pes.co e utilizzato da molti viaggiatori diretti al vicino aeroporto Marco Polo di Tessera, in cui si è inserita anche la Save, società di gestione dell’aeroporto con un ricorso vinto in parte al Tar contro il Comune.

Una sentenza, dell’estate scorsa, che il commissario Zappalorto aveva deciso di impugnare presentando ricorso al Consiglio di Stato. La vicenda prende il via nel 2006 quando il Comune concede il permesso a costruire per ristrutturare il vecchio spazio florovivaistico che ha lasciato il posto al locale di ristorazione con piscina e dove è stato realizzato anche un parcheggio non considerato conforme alla destinazione urbanistica dell’area.

Arrivarono anche i sigilli della Procura, eseguiti dalla Polizia municipale. Poi il successivo dissequestro ma la diatriba era proseguita. Nel febbraio 2013 la Venezia Marco Polo Parking srl ha presentato una Scia (segnalazione certificata di inizio attività), per una modifica strutturale del rimessaggio auto a Tessera per 237 posti auto su una superficie di 6.822 metri quadri.

La Direzione mobilità e trasporti del Comune ha risposto a marzo 2013 con un procedimento di rimozione, poi archiviato. Nel luglio 2013 la società presenta un'altra segnalazione di inizio attività per 174 posti su 4.725 metri quadri. Di traverso si mette anche la Save, società di gestione dell’aeroporto, che chiede l'annullamento dell’autorizzazione comunale. Con la sentenza numero 919, il Tar ha dichiarato inammissibile il ricorso aggiuntivo ma ha accolto quello principale annullando l’archiviazione della prima Scia. Nel 2013 anche il consiglio comunale aveva regolamentato le norme tecniche urbanistiche vigenti escludendo le aree di park dal Bosco di Mestre.

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