Stesso menù, faida tra ristoratori cinesi
di Carlo Mion
La vendetta per le vetrate sfondate si è consumata velocemente, nel giro di 24 ore. Ieri mattina sono andate in frantumi quelle del ristorante gestito dal cinese che la all’alba di giovedì aveva spaccato quelle del ristorante pizzeria “La Serenissima” a San Lio. Una vendetta con gli interessi considerato che questa volta il ristorante preso di mira è stato mezzo devastato al suo interno. Denunciato per danneggiamento aggravato un cinese di 49 anni residente a Prato. Indaga la polizia.
La storia, quella della lite tra i due titolari cinesi di ristorante a San Lio, che inizia a salire di tono, dagli screzi verbali, alle offese ora si passa alle vie di fatto. E i due ristoratori sembrano lontani dal riappaccificarsi anche perchè il pomo della discordia riguarda i piatti offerti nel menù; sono uguali. E nessuno dei due vuole cambiare menù.
L’ultimo episodio della “faida” si è consumato ieri mattina intorno alle 5. A quell’ ora cominciano ad arrivare diverse chiamate alla sala operativa della questura da parte di alcuni residenti a San Lio che segnalano la presenza, all’interno di un ristorante pizzeria gestito da cinesi, di qualcuno che sta spaccando tutto. Il gran baccano sveglia diverse persone. Alcune si affacciano alla finestra e notano un uomo mentre tenta di nascondersi dietro ad una piccola colonna collocata vicino allo stesso locale. Gli agenti della volante lagunare, intervenuti, accertano che il ristorante è di proprietà del cinese di 35 anni. Lo stesso che il giorno prima aveva spaccato, con un barilotto di birra, le vetrate del ristorante pizzeria “La Serenissima”. Locale gestito dal connazionale rivale. Nella vicina calle del Paradiso, gli agenti hanno fermato due cinesi, rispettivamente di 35 e 36 anni, i quali non hanno spiegato circa la loro presenza sul posto nonostante l’ora e la circostanza. Uno dei cinesi tra l’altro è parente del titolare del ristorante “La Serenissima”, ed entrambi risiedono a Prato. All’interno del locale parecchia devastazione: oltre alle porte in vetri erano stati rotti gli specchi che si trovano dietro al bancone, il registratore di cassa e altri suppellettili. Poco dopo, nella vicina calle di Sant’Antonio, i poliziotti fermano un cinese di 49 anni, il quale messo alle strette, ha confessato di essere il responsabile della devastazione. A due metri da lui è stata trovata una piccola bombola di gas, molto probabilmente utilizzata per danneggiare il locale. L’uomo è stato denunciato mentre gli altri due connazionali hanno ricevuto il foglio di via da Venezia.
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