Sst, scontro sulla parcella di Segato

Chioggia. Convento: «Mezzo milione di euro è troppo»
 
CHIOGGIA.
«Non conta molto se a pagare sarà il Comune o Sst: in ogni caso sarebbero soldi pubblici. Conta piuttosto il fatto che quei soldi, oltre mezzo milione di euro, potevano non essere spesi, se tutti avessero fatto il loro dovere». Giampaolo Convento, politico di lungo corso del panorama cittadino, ex candidato sindaco, ora in rapporti conflittuali col Pdl, suo partito di origine, interviene sulla vicenda dei crediti per servitù militari recuperati dall'architetto Girolamo Segato per conto del Comune, ma su incarico di Sst. Due «datori di lavoro» ma nessuno che sembri disposto a pagare i 528 mila euro che Segato chiede per averne recuperati un milione 760 mila, equivalenti a una commissione del 30%. «In passato - sostiene Convento, che è stato anche assessore al patrimonio - era la ragioneria del Comune che si occupava di incassare quei soldi. Perché, ad un certo punto, gli uffici si sono «dimenticati» di riscuotere? Se tutto fosse andato come doveva, non ci sarebbe stato alcun incarico esterno da conferire e nessuna parcella da pagare. Credo che, prima di tutto, siano queste eventuali responsabilità a dover essere accertate e rese pubbliche. Quanto all'incarico conferito a Segato, poi, mi chiedo se sia stata fatta una gara, anche ufficiosa, per capire quanto poteva costare il recupero e se quella di Segato sia stata l'offerta migliore». Dubbi che, in forma diversa, erano stati espressi anche da Beniamino Capon in commissione bilancio, nella riunione sullo stato economico di Sst. «Il segretario comunale - aveva detto Capon - dovrebbe dare risposte sulla correttezza della procedura». Ma Convento aggiunge ancora una frecciata. «Anch'io, come libero professionista, ho svolto lavori del genere e ricordo che, generalmente, è sufficiente scrivere qualche lettera per ottenere il pagamento». Un modo soft per dire che quel mezzo milione di parcella gli sembra davvero troppo.

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