Spacciatore in monopattino fermato con trenta dosi di coca al Lido

Il pusher accerchiato dagli agenti della Locale in borghese e dal cane Warus. A Mestre scoperto più di un etto di hashish nascosto in riviera Marco Polo

Giacomo Costa

L’hanno riconosciuto anche a distanza, l’hanno seguito tenendosi al riparo dal suo sguardo e poi, quando si è finalmente seduto, gli sono andati incontro. Accerchiato, puntato dal cane antidroga, lo spacciatore non ha avuto alcun margine di fuga e ha dovuto quindi vuotare le tasche: aveva addosso nove dosi di hashish e quasi trenta di cocaina, una quindicina di grammi già pronti per essere passati di mano.

La polizia locale di Venezia continua a battere al setaccio le via del Lido, dove insistono le segnalazioni che parlano di un giro di droga eccezionalmente attivo, in particolare nell’area compresa tra il Gran Viale e lungomare Marconi.

Non si tratta certo solo di voci: due mesi fa il fiuto dell’unità cinofila aveva permesso alle forze dell’ordine di scoprire circa un migliaio di dosi di stupefacente, nascoste sotto il fogliame ai margini dei marciapiedi del litorale.

Da allora la guardia della Locale è sempre rimasta alta, l’obiettivo dichiarato di stroncare fin dalle prime avvisaglie il traffico di sostanze che rischiava di intensificarsi in vista dell’estate. E così, dopo aver individuato quelli che erano dei depositi “pronti all’uso”, giovedì scorso è stata la volta dei responsabili dello spaccio, rintracciati e bloccati dagli agenti.

Il giovane straniero individuato cinque giorni fa, in particolare, sarebbe una vecchia conoscenza del comando del Tronchetto, già finito più volte davanti al giudice sempre per essere stato sorpreso con in tasca diversi grammi di droga.

Gli agenti, insomma, non hanno fatto fatica a riconoscerlo: erano circa le 18 quando l’hanno notato muoversi lungo il Gran Viale, sfrecciando da un punto all’altro della strada sfruttando un monopattino elettrico.

La squadra di pronto intervento, in abiti civili, ha aspettato che il pusher si fermasse e che lasciasse il mezzo da parte; quando ha deciso di sedersi su una panchina i poliziotti lo hanno circondato e, solo dopo avergli chiuso qualsiasi via di fuga, gli si sono parati davanti con il cane Warus, l’unità cinofila ormai distaccata stabilmente al Lido.

Addosso allo straniero, in una scatoletta di plastica, le 28 dosi di cocaina e le nove di hashish, abbastanza perché scattasse una denuncia a piede libero per spaccio.

I cani antidroga della Locale sono intervenuti anche a Mestre, sempre giovedì, quando è stato localizzato un panetto da oltre un etto di hashish nascosto tra la vegetazione dell’argine di riviera Marco Polo.

«La lotta allo spaccio di stupefacenti rimane una priorità per la sicurezza e la salute della nostra comunità», ha commentato l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, «L’azione sinergica tra pattuglie territoriali e unità cinofile si conferma efficace nel contrasto al fenomeno».

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