Sospeso dall’albo l’infermiere arrestato

MESTRE. Il Collegio degli infermieri di Venezia ha sospeso dall’albo professionale Christian Vianello, il 43enne infermiere mestrino in servizio all’ospedale all’Angelo arrestato sabato scorso per violenza sessuale. A comunicarlo è stato ieri il presidente del Collegio veneziano Luigino Schiavon. Nell’interrogatorio di lunedì ha respinto le accuse, sostenendo che sarebbe stata la giovane prostituta ad insistere per avere un rapporto non protetto e che lui non l'avrebbe assolutamente minacciata con un coltello. Al termine dell'interrogatorio il magistrato ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale, così come aveva chiesto il pubblico ministero Rita Ugolini. A individuarlo, poche ore dopo che la giovane dell'Est aveva sporto denuncia, erano stati gli agenti della Squadra mobile; del resto la ragazza, poco più che 18enne, aveva indicato con esattezza l'abitazione dell'uomo e anche buona parte della targa della sua automobile.
Vianello, infatti, che abita poco distante dal Terraglio dove la prostituta esercitava la sua professione, si era presentato con la sua macchina e, fatta salire la giovane donna, si era diretto verso casa sua, dove si è intrattenuto con lei. Era passata la mezzanotte e mezza di venerdì, quando una pattuglia della Polizia stradale di Mestre, in servizio lungo il Terraglio, veniva fermata da un ragazza poco più che maggiorenne. È dell'Est Europa e si prostituisce da qualche tempo lungo la Pontebbana. La giovane spiega che un uomo, dopo aver consumato un rapporto sessuale con lei nella sua casa, mentre in auto la riaccompagnava sul luogo dove si prostituisce, aveva preteso, sotto la minaccia di un coltello, di consumare un altro rapporto sessuale non protetto al termine del quale si allontanava.
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