Sommersa dai debiti chiude la Fracasso

FIESSO D’ARTICO. Ha chiuso i battenti definitivamente la Fracasso, una fabbrica del settore metalmeccanico nata dall’intraprendenza del suo fondatore Oresta Fracasso, 70 anni fa nel 1945. Non fu chiaramente il primo né l’unico insediamento produttivo di questo tipo nella zona, ma la vera spinta che consentì di conseguire brillanti risultati e di gettare le basi per la successiva trasformazione dell’azienda da artigianale a industriale, fu l’intuizione di Oreste Fracasso, Oreste ridusse al minimo la costosissima prototipazione, affidandosi bensì alla progettazione su tecnigrafo, puntando sulla standardizzazione e sulla produzione in serie. L’azienda si sviluppò rapidamente, diventando una realtà di riferimento della produzione d’infissi metallici proprio grazie al metodo, innovativo per quegli anni.
La fabbrica, che era gestita dal figlio Adriano, ha chiuso dopo 4 anni di traversie: era sommersa dai debiti e poi ha ceduto definitivamente a pezzi con il sistema degli affitti dei rami d’impresa.
«Purtroppo», spiega per la Fiom Cgil Michele Valentini, « si chiude una pagina importante della storia industriale della Riviera del Brenta con il licenziamento e la messa in mobilità degli ultimi 60 dipendenti, che ancora erano rimasti in organico». La Fracasso era una azienda un tempo leader nel settore metalmeccanico stradale. Dei 190 dipendenti iniziali una quarantina è stata ricollocata alla Frame, un’azienda di Mestrino che ha preso un “affitto di ramo d’azienda”. Altri trenta se ne sono già andati trovando un altro lavoro. Intanto il commissario giudiziale Roberto Ficotto sta cercando di vendere i beni dell’azienda. Una cessione che serve a far fronte ai debiti. (a.ab.)
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