Solo venti hotel aperti per il Capodanno a Jesolo

Nonostante i grandi eventi gli albergatori non credono all’arrivo dei turisti «Ma le strutture che hanno scommesso sulle feste sono tutte di alto livello»
COLUCCI FGAVAGNIN JESOLO CAPODANNO 2008
COLUCCI FGAVAGNIN JESOLO CAPODANNO 2008

JESOLO. La città verso Natale e Capodanno, anche quest’anno sono pochi gli alberghi e le attività aperte. Addirittura meno del previsto. Se, da una parte, Jesolo si prepara alla festa di Capodanno più importante nel Nord Italia, con il Festival Show in piazza Mazzini e il concerto di Skin al Pala Arrex, stride la ventina di alberghi che hanno garantito l apertura in una città che ne vanta oltre 300. Si pensava fossero almeno una quarantina abbondante, sempre pochi, ma al momento non se ne conoscono più di venti in lista.

«Pochi ma buoni», fanno sapere gli albergatori che ci hanno creduto. Tra questi Davide Coppe, dell’omonimo hotel Coppe, 4 stelle di piazza Milano. «Il mio commento non vuole essere critico verso nessuno», precisa, «tanto meno nei confronti dei vertici dell’Aja, sono uno di quelli che ci crede a Jesolo, e faccio molta fatica a tenere aperta la struttura tutto l’anno. Pochi gli alberghi che apriranno durante le feste natalizie addirittura meno di quanto prospettato dall’Aja, ma tutti di altissima qualità e con alle spalle una storia di grande ospitalità. Alberghi che comunque continuano a rimanere aperti tutto l’anno e che credono allo sviluppo della nostra città. Le venti strutture aperte a Capodanno, e poi a Carnevale che quest’anno arriva molto presto, hanno standard elevati e possono offrire a turisti e amici della nostra città un’ottima ospitalità, con servizi all’avanguardia quali piscine riscaldate, centri benessere e pacchetti per tutte le età e per tutti i portafogli. Il numero è comunque sufficiente a garantire ospitalità per tutti. Quindi il mio invito a tutti i commercianti, bar e ristoranti di alzare le serrande durante le feste per portare un po’ di ottimismo».

Per adesso, in determinati giorni della settimana, non è stato facile neppure trovare un bar o un ristorante aperto. Anche le vetrine non abbondano. Siamo tornati alla Jesolo in letargo nelle vacanze invernali, dopo i mille tentativi di allungamento stagionale. Il presidente dell’Aja, Massimiliano Schiavon, ha invitato tutti gli attori, a partire dal Comune, a sedersi attorno a un tavolo e decidere una volta per tutto cosa si vuole fare per “stagionalizzare” la città.

Quest’anno il Comune si è impegnato però con due importanti eventi che il sindaco, Valerio Zoggia, e l’assessore al turismo, Daniela Donadello, hanno portato in palmo di mano assieme agli organizzatori. Senza dimenticare il presepe di sabbia, i concerti e cori gospel, la settimana di promozione Week Out e tante altre iniziative che hanno risvegliato la città, ma evidentemente non i suoi operatori.

Giovanni Cagnassi

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