Sistema antincendio scaduto Pompieri chiudono un hotel

JESOLO. Scatta l’allarme per un sospetto incendio in un hotel, ma i vigili del fuoco non trovano le fiamme quanto piuttosto i certificati scaduti del sistema antincendio. A un albergo del lido di Jesolo, lungo la passeggiata di via Bafile, è stato sospeso il Cpi, certificato di prevenzione incendi, senza il quale non può essere aperto. I pompieri erano giunti sul posto a seguito di un allarme che indicava un sospetto principio di incendio nella struttura ricettiva. Una volta arrivati su posto, hanno controllato con attenzione tutto lo stabile esternamente e internamente e non hanno trovato traccia di fiamme o di fumo. Ma, esaminando gli estintori e le manichette si sono accorti che erano scaduti e quindi il loro utilizzo non sarebbe stato efficace e consentito per legge. Una grave lacuna, che prevede una sanzione di circa 1. 500 euro, più altre sanzioni previste in questi casi, ma soprattutto la sospenzione del Cpi che è necessario per accogliere gli ospiti e tenere aperta la struttura.

Risulta che l’hotel fosse aperto, ma non avesse ospiti. È stata dunque sospesa provvisoriamente l’attività. Basterà in ogni caso pagare le sanzioni previste e poi adeguare il sistema anticendio alle norme di legge per riprendere l’attività, facendo più attenzione in futuro alle norme di sicurezza e in particolare a quelle per la prevenzione degli incendi. L’Aja non è stata finora informata. Ma questi controlli saranno giocoforza sempre più frequenti e inflessibili per prevenire tragedie e incidenti nelle strutture ricettive del litorale veneziano che devono adeguarsi a tutte le severe normative previste, anche alla luce di gravi incidenti e disastri occorsi in passato in Italia.

Sulla costa veneziana si parla di quasi 30 milioni di presenze, un migliaio di alberghi e quindi una realtà che deve essere tutelata in termini di sicurezza in vacanza. Jesolo vanta oltre 400 alberghi ed è capoluogo in pectore della costa veneziana con la sua dotazione di strutture ricettive che però devono essere luoghi sicuri e controllati come di fatto avviene con rare eccezioni che confermano la regola. —

G.Ca.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia