Sindacati chiamati in Comune il 15 gennaio

Il Pd si appella al governo: «Correggete subito la norma». La Cgil: «Allarme per la salute di tutti»
Protesta davanti alla scuola Visentini di Marghera in seguito al taglio sul personale delle pulizie
Protesta davanti alla scuola Visentini di Marghera in seguito al taglio sul personale delle pulizie

La politica cerca una via d’uscita. L'assessore comunale alle Politiche educative, Tiziana Agostini, e il delegato al Lavoro, Sebastiano Bonzio, ieri mattina hanno convocato un incontro con le organizzazioni sindacali per mercoledì 15 gennaio a Ca' Farsetti. «Esprimiamo la nostra piena solidarietà alle lavoratrici, ai genitori, ai bambini ed a quanti operano all'interno delle scuole», hanno dichiarato Bonzio e Agostini. Sempre Bonzio con una interpellanza al sindaco Orsoni a nome della Federazione della Sinistra chiede di «intervenire presso il Ministero dell’Istruzione e la Regione Veneto affinchè vengano individuate le risorse necessarie da assegnare ai Comuni per assicurare sia il livello dei servizi erogati nella scuola pubblica sia il mantenimento dei livelli occupazionali per gli addetti alle pulizie degli istituti veneti». Una ipotesi è contribuire con risorse comunali a migliorare i servizi della scuola pubblica a scapito dei contributi alle scuolel private.

«Quanto sta accadendo in questi giorni con la vicenda del nuovo appalto per le pulizie nelle scuole della provincia di Venezia deriva da un'applicazione cieca dei principi della spending review», interviene il segretari provinciale del Partito Democratico Marco Stradiotto. Una norma pensata per «aggredire le spese inutili oppure artatamente gonfiate», non può, dice Stradiotto, colpire servizi «indispensabili per la popolazione» come quello scolastico «che non può essere in nessun modo pregiudicato dalla mancanza di pulizie. Così facendo si arreca un doppio danno, alle scuole e ai nostri studenti, alle lavoratrici a ai lavoratori delle imprese, che hanno subito un drastico calo delle ore di lavoro con ripercussioni nei loro stipendi». Serve subito una correzione, dice il Pd, come si è fatto con la restituzione degli scatti dei docenti. Da qui l’appello al Governo e al Parlamento affinché «correggano immediatamente la norma escludendo dalla spending review e dal relativo appalto Consip i servizi di pulizia e sanificazione delle strutture scolastiche e dei servizi pubblici alla persona». La Flc Cgil di Venezia ieri ha scritto a tutto il personale delle scuole della provincia di Venezia. «A rischio la salute di alunni e lavoratori», denuncia il sindacato che si schiera con le lavoratrici delle imprese e ribadisce «che ai collaboratori scolastici non può essere addossato un carico di lavoro che non gli compete». Invito rivolto anche ai genitori affinché manifestino «in tutti i modi il proprio disagio». E i genitori non stanno affatto zitti. Rossella Toscanelli che ha i figli alla materna “8 marzo” di viale San Marco, racconta: «Molti hanno tenuto i figli a casa per la sporcizia della scuola e ho chiamato l’Ufficio Igiene dell’Asl 12 per chiedere una loro ispezione. I nostri figli hanno diritto a scuole pulite e le signore delle pulizie hanno diritto di lavorare bene: plire aule e androne in una sola ora ha dell’impossibile».

Mitia Chiarin

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