“Signore e signori”: la satira ha il volto di Natalino Balasso

MESTRE. “Signore e signori” dal grande schermo al palcoscenico con la maschera e il volto di Natalino Balasso. Arriva al Toniolo in chiusura di stagione da domani a domenica 13 aprile (feriali 21, domenica 16,30) lo spettacolo teatrale tratto dal film di Pietro Germi, Palma d’oro a Cannes nel 1966 e David Donatello per la miglior regia. Satira feroce su ipocrisia e perbenismo della provincia nella stagione del boom economico, “Signore e Signori” capolavoro della commedia all’italiana mantiene anche sul palcoscenico la sua struttura di romanzo corale costruito su storie che si svolgono in parallelo coinvolgendo sempre il consueto gruppo di bizzarri personaggi.
Portare sul palco una vicenda che ha messo davvero a nudo non solo i vizi privati dei veneti benestanti e non di mezzo secolo fa ma anche gran parte dei comportamenti degli italiani in generale, diventa, occasione, al di là del divertimento che non manca mai quando si ride di sé o dei propri avi, per fare il punto se e quanto eventualmente sia cambiato il Veneto di oggi rispetto a quello di allora. Lo spettacolo è ambientato in una imprecisata località del Veneto (il film venne girato a Treviso e Vicenza) nella stessa epoca della pellicola: la drammaturgia riprende in toto il fortunato intreccio, di una comicità impareggiabile, di soggetto e sceneggiatura firmati, oltre che da Pietro Germi, da un trevigiano della tempra di Luciano Vincenzoni.
Molto numeroso il cast degli interpreti, tutti rigorosamente veneti, capitanati da Natalino Balasso che incarnano egregiamente atteggiamenti, abitudini e piccole manie degli indimenticabili personaggi del film: Aristide Genovese, Anna Zago, Paolo Rozzi, Andrea Pennacchi, Silvia Piovan, Valerio Mazzucato, Angelo Zampieri, Anna Farinello, Marta Meneghetti, Max Fazenda, Piergiorgio Piccoli, che cura pure la regia di questa produzione di Theama Teatro. Fra loro nei panni della Milena, passata alla storia del cinema per la mirabile interpretazione che ce ne diede Virna Lisi, una attrice mestrina doc, Silvia Piovan, che dopo essersi diplomata all’Accademia Teatrale Nico Pepe di Udine, è stata diretta da Stefano Pagin, Guido De Monticelli, Giuseppe Emiliani, Paolo Magelli, lavorando anche con I Teatri Stabili di Sardegna e di Toscana, dove ha recitato in “Storia a mare! Verso l’America”, “I fratelli Karamazov”, “Il giardino dei ciliegi”Negli anni ha collaborato in maniera continuativa con Natalino Balasso e il suo “Fog Theatre”a Padova. Ma per lei la novità più interessante è di questi giorni: nella stagione ‘14/’15 sarà una delle dieci interpreti femminili di sette minuti, dramma proletario di Stefano Massini ispirato a una storia vera avvenuta in Francia, la nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto diretta da Alessandro Gassmann con Ottavia Piccolo protagonista. Biglietteria 11-12,30; 17-19,30 041-971666
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