Condominio Ater ostaggio dei senzatetto, scatta lo sgombero della polizia

Da mesi i residenti della palazzina di via Bissolati denunciavano una situazione non più sostenibile. Il presidente dell’agenzia regionale, Fabio Nordio: «Applicata una nuova cancellata per evitare nuove intrusioni»

Giacomo Costa

Sono intervenuti i poliziotti, ma anche gli operai: il condominio Ater di via Bissolati a Mestre, non solo è stato liberato dagli occupanti abusivi, ma anche ripulito dalle immondizie e dai rottami che ne avevano invaso i garage. Soprattutto, con lo sgombero è arrivata anche una nuova cancellata, che dovrebbe scongiurare nuove intrusioni.

«Oggi è una bella giornata per Ater e per le istituzioni». Il numero uno dell’agenzia regionale, Fabio Nordio, lo ripete con grande soddisfazione, rispondendo così a mesi di denunce e lamentele da parte dei residenti, «Più volte abbiamo ricevuto gli inquilini, anche anziani, spaventati e vittime di ”sorveglianza speciale” da parte di occupanti abusivi, spesso impegnati in attività illecite. Tant’è che, durante lo sgombero, hanno anche arrestato un uomo in possesso di droga».

 

«Organizzare questa operazione non sarebbe stato possibile senza il personale impegno del questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, e del commissariato della polizia di Mestre», prosegue Nordio, «Abbiamo dovuto impegnarci con la questura e fare un intervento di messa in sicurezza del fabbricato e una sanificazione e sgombero di materiali abbandonati nel condominio (perfino cinque lavatrici di dubbia provenienza). Sono state impegnate diverse decine di migliaia di euro per installare una cancellata di sicurezza. Da tempo stiamo monitorando il fabbricato e raccogliendo ogni segnalazione».

Il presidente di Ater, che ribadisce come l’impegno in via Bissolati sia continuo, raccomanda anche ai residenti nella palazzina di «non consegnare chiavi ad estranei», augurandosi poi che questa sia la prima operazione di tante altre simili, in tutti gli stabili problematici del territorio.

 

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