Sexy ricatto, il vescovo allontana il parroco

Trasferito don Marco Scattolon, per anni a Spinea e ora a Camposampiero. Tomasi: «Decisione per la sua serenità»
BELLUCO-FOTOPIRAN-CAMPOSAMPIERO-INTERVISTA PARROCO RUSTEGA DON MARCO SCATTOLON
BELLUCO-FOTOPIRAN-CAMPOSAMPIERO-INTERVISTA PARROCO RUSTEGA DON MARCO SCATTOLON

SPINEA.
È stato accompagnato da sorpresa e sbigottimento, nei giorni scorsi, l’arrivo a Rustega, frazione di Camposampiero, del vescovo di Treviso Michele Tomasi per celebrare la messa prefestiva insieme al parroco di San Pietro don Claudio Bosa. Il motivo della visita? Don Marco Scattolon, parroco per decenni a Spinea nella chiesa di Santa Bertilla.

Così il vescovo ha spiegato ai parrocchiani: «Abbiamo deciso di trasferire il parroco in una comunità lontana da qui per la sua serenità, perché possa fare ordine e superare questo momento di difficoltà. Stasera sono qui a celebrare con voi perché come comunità non dovete sentirvi soli. Ora dobbiamo pregare e lasciare a chi di competenza il tempo per le indagini; certamente, i processi non si fanno sui giornali o in piazza» ha aggiunto il vescovo di Treviso, prima di iniziare la messa.

Sabato sera quindi, a celebrare, non c’era il parroco don Marco Scattolon al centro di una vicenda giudiziaria imperniata su un ricatto subito da un giovane, arrestato sabato scorso dai carabinieri insieme al fratello, dopo un tentativo di estorsione ai danni del prete. La vicenda, con presunti risvolti sessuali, aveva alimentato voci incontrollate, malumori e vere e proprie accuse nei confronti di don Marco, nella frazione, come pure a Camposampiero, durante l’intera settimana.

A spazzare via il chiacchiericcio, sabato è arrivato il vescovo Tomasi che, con fermezza, ha annunciato la sua decisione di allontanare il parroco «per la sua serenità; è un periodo difficile, nel quale dovrà ritrovarsi e mettere ordine alla sua vita. Prego per don Marco e tutti dobbiamo pregare affidandoci a Gesù che è Via, Verità e Vita».

Nel corso della messa, il vescovo Michele Tomasi si è soffermato sulla necessità del perdono richiamata dal Vangelo: «Bisogna perdonare sempre, anche se costa fatica. Verso chi ha peccato ci vogliono pazienza che si accompagna alla sofferenza, e compassione. Il giudizio finale è solo quello di Dio mentre per le questioni giuridiche ci sono le autorità preposte. Ma ricordatevi sempre che il perdono è più forte del peccato» ha concluso il prelato rivolto ai fedeli.La Diocesi di Treviso aveva assicurato nei giorni scorsi che avrebbe valutato la questione in tempi brevi e le decisioni sono arrivate in pochissimi giorni, direttamente dal vescovo Michele Tomasi.

«Da oggi il vostro parroco di riferimento sarà don Claudio (il parroco di San Pietro di Camposampiero, ndr) che ringrazio per la sua immediata disponibilità. Si tratta di un periodo, nel quale serve pazienza. E tanta preghiera» ha aggiunto il vescovo. Don Marco Scattolon, 75 anni a dicembre, originario di Piombino Dese, era arrivato a Rustega nel settembre del 2011 e si era subito fatto conoscere per le sue prediche coinvolgenti e le sue provocazioni dalle colonne delle Cartoline domenicali. L’ultima, domenica scorsa, invitava al perdono «che è sempre la risposta giusta e doverosa». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia