Sesso con le squillo in hotel, 10 mesi ai titolari

Patteggiano i responsabili del “Terraglio”. I clienti: «100 euro per la ragazza, 50 per la stanza»

MOGLIANO.

L’hotel Terraglio era diventato il punto di riferimento per le squillo che non volevano farlo in auto. I titolari assegnavano la stanza per un’ora o più senza fare troppe domande e senza chiedere troppi documenti. Massima discrezione, insomma, come desideravano i clienti. Ora però due responsabili dell’Hotel Terraglio,al civico 91 di via Terraglio a Mogliano, sono finiti a processo per il reato di favoreggiamento della prostituzione: ieri mattina in tribunale a Treviso, davanti al giudice Silvio Maras, hanno patteggiato la pena di dieci mesi e venti giorni di reclusione e la multa di 50 euro. Si tratta dei cinesi Hu Jianhong di 49 anni di Fiesso d’Artico e di Hu Cholodi, 48 anni di Marcon. Stando alla ricostruzione della Procura cinque ragazze erano ospiti fisse della struttura, mentre altre arrivavano a rotazione. Col risultato che quasi tutte le diciotto camere dell'albergo erano state trasformate in alcove del sesso a pagamento per clienti abituali e non. I prezzi: cinquanta euro all'hotel per la stanza, altri cento (in media) alla ragazza per la prestazione.

Le prostitute, giovanissime romene e ungheresi tra i venti e i venticinque anni, abbordavano i clienti lungo il Terraglio e proponevano loro una comoda ora di passione in camera d'albergo, con la massima discrezione e la complicità dei gestori cinesi: spesso, infatti, non venivano neppure registrati. Una quindicina a sera, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i clienti delle squillo molti dei quali sono stati identificati e sentiti poi in caserma. Sono stati proprio i clienti, di ogni età, a fornire elementi preziosi per le indagini. «C’erano ragazze che non ne volevano sapere di appartarsi in auto e che accettavano solo la prestazione in albergo», ha riferito uno di loro agli investigatori «Si andava all’hotel Terraglio, il personale era discreto. La prestazione costava 100 euro, la stanza d’albergo 50». Una tariffa più alta rispetto a una prestazione per strada, ma in un ambiente sicuramente più comodo e sicuro. L’albergo a due stelle era stato sequestrato lo scorso luglio dai carabinieri di Mogliano e di Treviso intervenuti sul posto. Secondo la Procura, i cinesi erano a conoscenza di quanto accadeva dentro quelle stanze: sapevano che non si trattava di coppiette di innamorati in cerca di intimità, ma di prostituzione. E chi la favorisce, stabilisce la legge, commette reato. Di qui l’avvio di un’inchiesta penale a carico dei responsabili dell’hotel che ieri mattina hanno scelto di patteggiare la pena.

Sabrina Tomè

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia