«Serve una palestra nuova»
Marghera, le associazioni si contendono i pochi spazi

La palestra Stefani è soggetta a lavori di sistemazione del tetto dopo il fortunale dei giorni scorsi
MARGHERA.
A Marghera serve una palestra nuova. Lo pensano le oltre 20 società sportive che utilizzano le strutture comunali della Municipalità e che, anno dopo anno, oltre a essersi ridotte di numero, necessitano di una serie di interventi strutturali e di manutenzione. Il problema è emerso seriamente dopo che il fortunale di giovedì 30 giugno si è abbattuto sul tetto della palestra Stefani, rendendola inutilizzabile per alcune settimane. La gestione della struttura è affidata ai Giants, la società di basket di Marghera che vanta una squadra femminile in A2 e una maschile in C2. «Fino ad oggi si sono allenati qui - spiega il presidente di Municipalità, Flavio Dal Corso - ma è bastato un temporale estivo per bloccare le attività». Fortunatamente siamo a luglio e gli allenamenti sono sospesi, ma cosa sarebbe successo se il tetto si fosse squarciato durante i playoff? Grazie a una copertura assicurativa, il danno alla struttura sarà riparato in tempi rapidi, in modo da consentire la ripresa degli allenamenti prevista per agosto. La Stefani è l'unica palestra, adatta a competizioni agonistiche e l'unica a possedere una tribuna per gli spettatori, sebbene con soli 250 posti. Le altre strutture, come la Grimani e l'ex Edison, sono piccole palestre adatte alla pratica sportiva amatoriale, ma insufficienti per società dotate di una certa struttura. Per l'ex Edison, che al momento, oltre alla piccola palestra, ospita gli uffici asegnati alle Politiche Educative e i locali della Prefettura, la giunta precedente si era impegnata per un recupero dal costo di 5 milioni di euro. Cifra inserita nel precedente piano triennale, ma scomparsa dal bilancio appena approvato dal Comune. Il timore della Municipalità è che si rischi di perdere un'altra palestra: «Il nostro timore - dice Bruno Polesel, vicepresidente e delegato allo Sport - è che il Comune possa inserire l'ex Edison nella lista delle prossime alienazioni immobiliari». Marghera perderebbe l'ennesima palestra, dopo l'ex Guardi ceduta alla Questura, e dopo che le chiavi della Monteverdi sono passate proprio ieri a Est Capital che dal 30 giugno di fatto ne ha acquisito la piena disponibilità. Sarebbero due in realtà le promesse non mantenute della vecchia giunta Cacciari: nell'area dell'ex Monteverdi, il vincolo al mantenimento di una struttura sportiva, e in zona Panorama, la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport, dal costo iniziale previsto di 6 milioni di euro. Un ultimo generico impegno riguardava la palestra della scuola Einaudi, per ampliamento che prevedesse un auditorium e altri locali. «Sono 7 le società sportive rimaste a piedi - conclude Polesel - e che devono dividersi i pochi spazi rimasti. Se alcuni errori di valutazione hanno portato alla perdita della Monteverdi, d'ora in poi non li permetteremo più e chiederemo con fermezza il recupero delle strutture esistenti».
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