Scuola, nel veneziano mille reclami per le graduatorie: è caos supplenze

VENEZIA Un migliaio: sono tanti i reclami inviati all’Ufficio scolastico provinciale dagli “aspiranti supplenti” veneziani, che segnalano altrettanti errori nell’assegnazione dei punteggi per la compilazione delle graduatorie provinciali, suddivise per diverso ordine di scuole e diverse classi di concorso. E allora è tutto da rifare? Non esattamente, come spiega, perplesso, Giovanni Giordano di Snals: «Mentre in altre province, in virtù degli errori commessi, gli uffici scolastici hanno deciso di ricalcolare le graduatorie “ex novo”, a Venezia è stato deciso di correggere i singoli errori».
Penna rossa e bianchetto, dunque, con la conseguenza più evidente: ulteriori ritardi nelle nomine.
Problemi già visti in abbondanza in queste prime due settimane di scuola e che saranno ancora più evidenti da domani, con il ripristino quasi ovunque dell’orario completo, nonostante dietro le cattedre delle sole scuole secondarie della provincia manchino ancora 1. 455 professori.
La stessa situazione si era verificata nel settembre scorso, emersa però quando i docenti erano già stati convocati e la scuola era già iniziata. Un anno fa si era “risolto” tutto richiamando indietro i supplenti nominati, con una giustificazione che suonava più o meno: «Scusate, ci siamo sbagliati», e stracciando i contratti firmati poche ore prima.
Ma, ufficiosamente, congelando i posti appena occupati, per poi ripristinare gli stessi docenti una volta sistemato il fattaccio. Quest’anno è andata diversamente e, infatti, non c’è un solo insegnante che concorra per un posto comune in tutta la provincia che abbia ricevuto la convocazione per una supplenza. Nonostante gli aspiranti docenti veneziani siano oltre 15 mila.
«Ci sono moltissimi professori che si sono ritrovati con punti in più o in meno nella graduatoria, perché sono stati fatti degli errori nel conteggio dei titoli, alcuni dei quali, ad esempio, sono stati contati due volte» spiega ancora Giordano. E, tra i professori, c’è già chi parla di una ripetizione dello scandalo deflagrato nella Marca, con docenti “furbetti” che, approfittando dell’ingolfamento delle segreterie scolastiche, hanno “gonfiato” i loro titoli per scalare posizioni in graduatoria, venendo beccati solo di fronte a richieste di accesso agli atti avanzate dai colleghi che avevano ingiustamente superato.
«Ma è un vero e proprio reato, perseguibile per legge» sottolinea, giustamente, Giordano. «Io ho indicato a tutti gli iscritti al sindacato di far presente gli eventuali errori, anche commessi dall’Ufficio scolastico provinciale, per non avere delle sgradevoli sorprese a posteriori». Intanto le chiamate per i docenti di prima fascia dovrebbero finalmente iniziare oggi, con la speranza di riuscire a coprire il maggior numero di buchi che ancora tengono sotto scacco l’istruzione veneziana. Quindi sarà il momento dei docenti inseriti nella seconda fascia, con le ultime convocazioni che sono in programma per il 5 ottobre. Ad ambire a uno dei 1. 455 posti (organico di diritto, con contratti in scadenza il 31 agosto, e organico di fatto, con scadenza al 30 giugno) ancora disponibili è una cifra che supera di quasi dieci volte le cattedre che effettivamente devono essere assegnate: 13. 984 insegnanti, di cui 9. 505 per le superiori e 4. 479. Cifre a cui aggiungere i 2. 007 maestri che sperano in un posto alle elementari (finora sono stati stipulati appena 331 contratti per gli insegnanti di sostegno della prima fascia), i 1. 449 per l’infanzia e i 249 educatori, per un totale complessivo di 15. 682 aspiranti supplenti che concorrono per un posto in un qualsiasi istituto statale del Veneziano. —
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