Scomparsa di Lucia Manca la settimana della verità

di Marta Artico
MARCON
Dovrebbe essere la settimana della verità per risolvere il giallo di Lucia Manca, la bancaria scomparsa da casa il 7 luglio di tre mesi fa. A giorni (forse mercoledì) verranno rese note le comparazioni effettuate sullo scheletro ritrovato nel vicentino, a Cogollo del Cengio, che aiuteranno a capire se la donna rinvenuta sotto il ponte lungo la strada che porta a Folgaria, è davvero quello di Lucia.
Sulla vicenda è tornata venerdì sera la trasmissione “Quarto Grado”, che oltre a “Chi l’Ha Visto?” segue il caso di settimana in settimana, aggiornando gli sviluppi e scavando nella vicenda per far luce sui tanti tasselli mancanti del puzzle. La giornalista Francesca Carollo ha intervistato il marito della donna, Renzo Dekleva, raggiunto mentre stava andando a prendere l’auto parcheggiata vicino casa dei genitori, a Favaro. «Gentile ma glaciale _ ha spiegato la giornalista _ ha preferito non rispondere» e si è dunque ancora volta trincerato dietro il silenzio, confermando quella che è la sua linea da quando, a settembre, l’abitazione dei coniugi è stata perquisita dal Ris di Parma per cercare eventuali tracce. “Quarto Grado” ha però anche messo in evidenza un ulteriore elemento che potrebbe ritardare le indagini e cioè il fatto che la troupe del medico legale Andrea Galassi, non è ancora riuscita, a causa dell’elevata decomposizione del cadavere, ad isolare il Dna. I tentativi eseguiti sono andati finora a vuoto. «Una volta isolato _ è stato spiegato _ servono non più di 48 ore per conoscere il risultato». Il difficile, dunque, è a monte anche se nell’arco di una decina di giorni le risposte dovrebbero arrivare.
L’atmosfera nel frattempo a Marcon, si fa più pesante e in tanti dopo gli ultimi risvolti dell’indagine, hanno cambiato atteggiamento sul marito di Lucia. Nonostante chi lo conosca sostenga che sia un persona gentile educata e a modo, il dubbio è reale. A vivere l’attesa e attendere con ansia i risultati è tutta la famiglia Manca: il fratello di Lucia, Giuseppe, aspetta che gli inquirenti mettano la parola fine all’interminabile dubbio e alla possibilità che il corpo mummificato ritrovato nel vicentino, sia proprio il suo. I parenti di Lucia vivono il dolore con compostezza, all’interno delle mura domestiche. La Procura di Vicenza ha aperto fascicolo contro ignoti per occultamento di cadavere e omicidio che si aggiunge al fascicolo sul sequestro a carico di ignoti aperto da Venezia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia