Scivola dal muletto, 98 mila euro all’operaio
Incidente sul lavoro nel 2013 alla Multi Service a Marghera. Il mezzo da lavoro era senza corrimano

MARGHERA. La discesa dal muletto che era senza corrimano gli era costata un grave infortunio con 466 giorni di inabilità lavorativa assoluta e svariati altri mesi di inabilità temporanea, due interventi chirurgici e molte sofferenze per un traumatismo contusivo alla spalla sinistra con lesione tendinea, con conseguenze permanenti sui movimenti. Ora per quell’incidente avvenuto il 20 settembre 2013 alla Multi Service srl di Marghera, impresa terminalista che opera al Porto, la società è stata condannata a risarcire l’operaio. Lo ha stabilito la giudice del lavoro Chiara Coppetta Calzavara in una sentenza pubblicata nelle scorse settimane: all’operaio, un carrellista esperto, andranno 90.327 euro come danno non patrimoniale e 8.400 come danno patrimoniale, oltre al rimborso di parte delle spese di lite. È stata infatti accertata la responsabilità di Multi Service nell’infortunio.
A presentare ricorso contro la società era stato l’operaio caduto dal muletto che utilizzava per svolgere le proprie mansioni. L’uomo aveva denunciato di essere scivolato mentre stava scendendo dal muletto «in quanto non c’era il corrimano e la serratura della porta, nonché la maniglia della medesima era priva della parte impugnabile, sicché nello scendere i quattro ripidi gradini non c’era alcun appoggio», aggiungendo poi che «gli scalini erano sporchi di grasso, la portiera era rotta e si doveva tenerla aperta con uno spago, non aveva maniglia e serratura».
Sentito come testimone, un meccanico della ditta aveva confermato che il muletto da cui era caduto l’operaio non aveva il corrimano, «che è stato montato qualche giorno dopo da un’azienda esterna». Scrive la giudice nella sentenza che «Si nota chiaramente dalle foto che il corrimano è di una vernice più lucida e più chiara del resto del muletto». Lo stesso responsabile della manutenzione al momento dell’incidente, sentito dalla giudice, aveva chiarito che «Potrebbe anche essere che il corrimano sia stato applicato dopo l’infortunio». I controlli effettuati sul muletto prima e dopo l’incidente, di cui l’azienda ha presentato i report, riguardavano esclusivamente il motore e altre parti del mezzo che non attenevano alla sicurezza del lavoratore. «Non è stato provato da parte della società quali cautele sarebbero state omesse dal lavoratore che è sceso dall’unica via di discesa», conclude la giudice, «Qualunque sia stata la ragione per cui è caduto - aver messo un piede in fallo, aver perso l’equilibrio per una disattenzione, essere scivolato sul grasso o altro - in ogni caso non aveva alcun appiglio per aggrapparsi e scendere, evitando la caduta».
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