Scarcerato Luca Vezzà da 8 mesi ai domiciliari

Dopo otto mesi, Luca Vezzà, l’impiegato della Comissione regionale di Salvaguadia accusato di corruzione, è stato scarcerato. Ieri, dopo la terza udienza, il Tribunale di Venezia presieduto da l...

Dopo otto mesi, Luca Vezzà, l’impiegato della Comissione regionale di Salvaguadia accusato di corruzione, è stato scarcerato. Ieri, dopo la terza udienza, il Tribunale di Venezia presieduto da l giudice Stefano Manduzio ha accolto la richiesta del difensore, l’avvocato Alessandro Doglioni. Vezzà non è più agli arresti domiciliari, ma dovrà presentarsi due volte alla settimana alla stazione dei carabinieri del Lido, l’isola dove risiede, per firmare un registro.

Per la prossima udienza, ora, sarà necessario attendere l’8 marzo, in modo che il perito incaricato abbia il tempo di trascrivere tutte le telefonate intercettate, che sono centinaia e sono alla base dell’inchiesta che ha portato alla scoperta della corruzione nell’ufficio dell’Edilizia del Comune. Quel giorno verrà interrogato Antonio Bertoncello, il geometra accusato di aver pagato i pubblici funzionari per ottenere favori per le sue pratiche, e il colonnello della Guardia di finanza che ha coordinato le indagini.

Nell’udienza di ieri è stato sentito un solo testimone, il segretario della Commissione di Salvaguardia, l’architetto Enrico Tagliati, da cui dipendeva Vezzà. Tagliati ha spiegato che impostare l’ordine del giorno della Commissione toccava a lui ed era un lavoro che svolgeva personalmente, seppur in collaborazione con i suoi tre dipendenti. Avrebbe escluso che Vezzà avesse la possibilità di spostare i punti all’ordine del giorno in modo da mettere ai primi posto la discussione delle pratiche di Bertoncello. Secondo l’accusa, infatti, Vezzà avrebbe intascato tangenti proprio per favorire il geometra del Lido.

La prossima scadenza, dunque, è quella del 15 dicembre davanti al giudice dell’udienza preliminare Roberta Marchiori, la quale dovrà unificare i due processi quello per corruzione nei confronti di Bertoncello, Rudi Zanella, Tullio Cambruzzi, Angelo Dall’Acqua e del’avvocato Francesco Pasetti Bombardella e quello per con cussione nei confronti Bertoncello e del vigile Michele Dal Missier. Si tratta di indagati che hanno scelto il patteggiamento o il rito abbreviato.(g.c.)

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