Sanità a Venezia: sarà l’anno dei cantieri all’Angelino: 58 milioni per il primo stralcio
La Regione finanzia il progetto della nuova struttura in stretto collegamento con l’hub principale. Ospiterà il reparto Materno infantile, la Psichiatria, l’Endoscopia, la Dialisi e i poliambulatori
Il “sogno” di ingrandire l’Angelo, dotandolo di una nuova struttura, il già battezzato “Angelino”, prende forma definita in questo inizio del 2025. La Regione Veneto, ha annunciato l’assessore Manuela Lanzarin, ha stanziato infatti per gli ospedali veneti 203 milioni di euro. E di questi, 58 milioni arrivano a Mestre per dare avvio al primo stralcio funzionale del progetto che finora era uno studio di fattibilità. Adesso si passa, davvero, alla fase operativa, con l’avvio dei cantieri quest’anno.
Arrivano i soldi
I 58 milioni di euro servono per realizzare l’ampliamento con un nuovo corpo di fabbrica dove inserire alcuni dei servizi dell’ospedale. In particolare, l’area Materno infantile, la psichiatria, l’endoscopia multidisciplinare, la dialisi e i poliambulatori. Reparti che si spostano lasciando spazio per ampliare all’Angelo il Pronto soccorso, la Terapia intensiva, inserire nuove sale operatorie ibride e trasformare il piano -1 in una grande piastra per lavorare su urgenze ed emergenze mediche.
Il piano della Usl 3 Serenissima prevedeva un finanziamento da 62 milioni di euro per il nuovo “Angelino” e altri 28 milioni di euro per ristrutturare parte dell’attuale ospedale. In tutto 90 milioni di euro. Ora dalla Regione arriva la prima parte di fondi, i 58 milioni per avviare il progetto Angelino. Resta da finanziare, insomma, la richiesta da quasi 30 milioni per la ristrutturazione di parte dei locali interni dell’ospedale di Mestre.
L’Angelo è l’ospedale di riferimento del capoluogo e Hub provinciale. Nato nel 2008 in sostituzione dell’Umberto I, l’Angelo è stato realizzato con un project financing a Zelarino e conta su una vasta area verde di oltre 117 mila metri quadri, che torna utile oggi per l’ampliamento e la realizzazione della nuova struttura ospedaliera.
L’Angelino
Il progetto della Usl 3 prevede che l’Angelino nasca come nuovo edificio ma in stretto collegamento con l’ospedale principale: «Pur accogliendo servizi e unità operative destinate a specifici profili di utenza, dovrà comunque mantenere una stretta connessione funzionale con i restanti servizi ospedalieri presenti nel corpo centrale», spiegano dall’Azienda sanitaria. Nei mesi scorsi si era parlato di un nuovo edificio a ridosso dell’attuale, nei terreni sul retro del Pronto soccorso.
«Si lavorerà per arrivare a una distribuzione corretta dei percorsi - percorsi di servizio e percorsi per l'utenza - sia tra le due strutture e sia all'interno delle stesse, in modo da garantire i necessari livelli di sicurezza e favorire l’organizzazione delle attività di cura e assistenza», spiega l’Usl 3.
L'ospedale attuale
Se si spostano reparti nell’Angelino, si liberano spazi all’Angelo per ampliamenti necessari per rispondere ai nuovi bisogni della sanità cittadina. Oggi il nosocomio conta poco meno di 700 posti letto. Il piano operativo prevede che gli spazi liberati serviranno per completare l’applicazione della programmazione regionale ospedaliera:
- Attivazione dei posti letto di Oncologia ed Endocrinologia.
- Allargamento dei posti letto di area chirurgica.
- Ampliamento del Pronto Soccorso per rispondere all’aumento degli accessi.
- Dotare la Terapia intensiva di spazi aggiuntivi per percorsi più flessibili legati alla tipologia di paziente.
Il piano -1 dell’Angelo diventerà una vera area operativa di gestione dell’urgenza-emergenza, anche interventistica, grazie allo sviluppo delle Terapie Intensive, delle Piastre Tecnologiche e del Pronto Soccorso, con una ulteriore ottimizzazione dei percorsi e delle risorse.
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