San Donà, la casa di cura Rizzola si prepara ad accogliere i malati

SAN DONA'

Ricoveri per il Covid, nel Veneto orientale ci si prepara ad eventuali emergenze. La terapia intensiva è stata riaperta all'ospedale di Jesolo e per ora è ricoverato un solo paziente, giunto da Dolo, che non è però in condizioni critiche. Da ieri si è aggiunta la Casa di Cura Sileno e Anna Rizzola a San Donà che ha iniziato ad accogliere pazienti Covid-positivi grazie un accordo siglato tra l'Usl 4 e la struttura convenzionata. In mattinata è arrivato il primo paziente. L'accordo prevede da 12 a un massimo di 25 posti letto con attivazione a moduli. Il direttore generale dell'Usl 4, Carlo Bramezza, ha fatto subito un sopralluogo insieme al presidente della casa di cura Francesco Variola e al direttore sanitario Adriano Cestrone per valutare l'ottima organizzazione. Intanto, il Comune di San Donà ha messo a disposizione nel più breve tempo possibile la casa delle associazioni di via Svezia per il personale che effettua i tamponi negli spazi ormai limitati di via Girardi dietro l'ospedale. Il sindaco, Andrea Cereser, ha ricordato l'importanza di collaborare con l'Usl in questo momento. Nella nuova sede continuerà il servizio tamponi h24, uno dei primi attivati in Veneto, per evitare code e assembramenti. La situazione contagi è ancora in aumento, pur in un Veneto rimasto zona gialla. I nuovi positivi oscillano tra 100 e 150 al giorno nel Veneto orientale. Al momento sono circa 800 i contagiati nel territorio dell'Usl 4, 228 mila abitanti.

I contagiati nelle scuole hanno superato 70 unità, con 2255 tamponi a studenti e personale scolastico che hanno coinvolto 20 istituti e 70 classi. Un solo decesso in questa nuova ondata, 54enne di Cavallino Treporti con varie patologie cardiache e polmonari. Un'impresa funebre, Bustreo di San Donà, si è organizzata garantendo a sue spese la sanificazione della chiesa prima di ogni funzione per i defunti. —

Giovanni Cagnassi

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