San Donà. Atlante degli uccelli del Basso Piave. «Molte specie se ne sono andate»

La ricerca realizzata da esperti e volontari dell’associazione Lipu.  «Cresce il consumo di suolo, perdita di biodiversità che ci preoccupa» 

LA RICERCA

Nuovo Atlante degli uccelli, la Lipu presenta il lavoro di approfondimento e studio svolto dai tanti appassionati ed esperti dell’associazione. Tante sono le specie scomparse dal territorio del Basso Piave, per 4 motivi legati all’inquinamento ambientale e acustico. La città non è dunque più ospitale per tante specie che non trovano neppure più tanti alberi come un tempo. A distanza di 17 anni dalla realizzazione del primo “Atlante degli uccelli nidifcanti e svernanti a San Dona di Piave”, nel 2016 e stata rielaborata l’accurata indagine relativamente alle specie nidificanti, a cui hanno partecipato nove rilevatori, che hanno censito ben 45 specie.

Armati di macchine fotografiche, computer e taccuini hanno controllato tutto il territorio di riferimento per l’avifauna. Rispetto alla precedente indagine sono state rilevate due nuove specie e ne sono scomparse 17. Sono stati registrati profondi cambiamenti nell’avifauna rispetto al passato: oltre alla scomparsa di specie c’è stato un decremento e una contrazione dell’areale di alcune che nell’indagine del biennio 1998-1999 risultavano tra quelle specie più diffuse come la Rondine, la Passera d’Italia, la Passera mattugia, il Verzellino, il Verdone e il Cardellino.

«Lo studio», spiegano gli attentissimi rilevatori, «testimonia la perdita di biodiversità a seguito di trasformazioni ambientali avvenute nel tempo, che hanno riguardato principalmente il consumo del suolo ad uso urbano e commerciale, che hanno quasi cancellato le aree incolte, fonte di cibo per gli uccelli insettivori e granivori».

I rilevatori che hanno redatto l’atlante sandonatese sono stati Angelo Nardo, Roberto Guglielmi, Giacomo Sgorlon, Roberto Bartoloni, Nadia Faloppa, Martina Ursula Veken, Michele Pegorer, Leonardo Pegorer e Eleonora Gulino. Una lavoro straordinario che dimostra la passione per la natura e il desiderio di denunciare i problemi di un territorio che deve rispettare l’ambiente, pena la perdita progressiva della sua fauna. La Lipu è stata spesso in prima linea nella denunce ambientali e i rischi delle biodiversità compromesse. —

Giovanni Cagnassi 

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