Salvi i 200 posti di lavoro della Bibione Spiaggia

BIBIONE. Sono salvi i 200 posti di lavoro alla Bibione Spiaggia. Al termine di un'assemblea molto accesa e partecipata, è stato firmato il contratto che permette agli operatori balneari di lavorare anche per la stagione estiva 2015, con le condizioni imposte dall'azienda. Tuttavia i sindacati, su tutti la Uil e la Cgil, sono riusciti a farsi promettere dalla società per azioni di poter concertare la piattaforma del prossimo anno. «È un successo di misura», ha commentato Alessandro Visentin, della Uiltucs, «ma almeno non abbiamo dato alla Bibione Spiaggia la possibilità di vincere facile. C'era questo rischio». Il rischio di cui parla Visentin si poteva tradurre in una terziarizzazione del settore a una diversa società della Bibione Spiaggia, un rischio che riguarda anche altri settori balneari dell'Alto Adriatico. La lotta serrata con la società avrebbe anche potuto comportare una drastica riduzione dei posti di lavoro.
Oltre a quello della Bibione Spiaggia ci sono altri due fronti che preoccupano i lavoratori nel Portogruarese. Si apre la prospettiva dei contratti di solidarietà, ad esempio, con il Gruppo Maschio Gaspardo, azienda leader mondiale nel settore dei mezzi agricoli. Nel vertice dell'altro giorno a Campodarsego si è deciso per accedere a queste forme di tutela. Sono interessati dal provvedimento anche i 30 dipendenti dell'azienda che lavora a Portogruaro, nell'immenso capannone inaugurato nel settembre 2013. Infine c'è la bomba a orologeria della Sassoli Group di Villotta di Chions. Entro oggi si dovrà formare la newco, l'esercizio provvisorio che dovrebbe tutelare gli oltre 200 lavoratori da qui ai prossimi quattro mesi.
Rosario Padovano
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