Salpa la “Nave de vero” tutti i numeri del colosso

Oggi il taglio del nastro alla presenza di centinaia di invitati, gestori dei vari negozi, lavoratori e addetti alla costruzione. In tutto, almeno duemila persone. Appuntamento alle 18 alla “Nave de vero” per l’inaugurazione del nuovo centro commerciale sulla bretella di Marghera verso la Romea. Il veliero dello shopping, di vetro e acciaio, apre al pubblico domani dalle 9 di mattina, e ospita 120 negozi, una decina di aree dedicate alla ristorazione con una piazza interna che ospiterà da domani a sabato i primi spettacoli. È il primo in Italia ad aver ottenuto la certificazione Breeam di sostenibilità ambientale.
A fare gli onori di casa per la presentazione del mattino (riservata alla stampa) saranno David Jones, direttore di Design international, società del gruppo olandese Cório, presente con il chief operating officer Gino Antonacci e il direttore del centro Marco Agusto.
Per raggiungere la “Nave de vero” occorre percorrere la statale Romea (SS309) in direzione di via Colombara e imboccare la nuova grande rotatoria di accesso che migliora i collegamenti anche al più “anziano” parco Panorama. La nuova viabilità comprende quattro ponti; un sottopasso carraio; un sottopasso ciclopedonale; quattro rotatorie di cui una sulla Romea di 150 metri di diametro; tre chilometri di strade, aree verdi e parcheggi. Per ultimare la viabilità esterna è una corsa contro il tempo, con ruspe e operai ancora al lavoro fino all’ultimo minuto. Ricapitoliamo i tanti numeri della “Nave de vero”: oltre 500 mila metri cubi, 40 mila metri quadri di superficie coperta, un ipermercato di 6.000 metri quadri, 15 mila metri quadri di gallerie che ospitano 120 negozi ( ieri ha annunciato l’apertura a Marghera anche il marchio Cannella con uno spazio di 120 metri quadri e 4 addetti) e ancora uffici e 2.400 posti auto, di cui 1.200 coperti.
In tanti ci hanno lavorato. Promotore la società Blo srl, con permesso a costruire del 2006. Gestore il gruppo Cório Italia. Il progetto preliminare è dello studio mestrino Milanese&Modena; quello esecutivo con direzione dei lavori è della padovana Tecnostudio srl con uno staff di quindici tra architetti, ingegneri e geometri. Concept affidato alla londinese Design International. Agli impianti ha lavorato la Manens - Tifs Ingegneria (Verona)mentre l’impresa costruttrice è la Moretti Contract di Brescia. La realizzazione degli impianti è stata affidata alla Diesse Electra spa di Brescia e alla Panzeri di Como mentre le opere urbanistiche sono state seguite dalla Tecnostudio con lo studio Iter di San Donà e realizzate dall’ati Brussi-Lovato.
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