Ruba bici da 7 mila euro e la vende su eBay, preso

È andata male a un diciottenne di Spinea che l’aveva messa all’asta su Internet La polizia lo ha individuato dopo la denuncia del furto avvenuto a Jesolo
Di Giovanni Cagnassi

SPINEA. Cyber-investigatori della polizia di Stato all'opera per ritrovare una costosa bicicletta rubata al lido e ritrovata nientemeno che su eBay, portale per le compavendite on line.

L'aveva rubata un 18enne di Spinea. Nel pomeriggio del 12 maggio, verso le 17, nei pressi di piazza Mazzini, un negoziante aveva lasciato per alcuni istanti la sua bicicletta all’esterno di un negozio. Poco dopo, la mountain bike, una Cannondale Scalpel, con telaio in fibra di carbonio e accessori vari, del valore di circa 7.000 euro, era già svanita.

Lui stesso ha provato a fare ricerche in internet, su diversi portali web di annunci nel tentativo di ritrovarla. Tra i vari annunci, uno fotografava in rete la stessa identica bici che era stata rubata al negoziante. Compariva in un’asta on-line su eBay, perfettamente riconoscibile in quanto aveva degli accessori particolari. Si è dunque rivolto alla polizia del commissariato di Jesolo per chiedere aiuto e denunciare il furto. I poliziotti hanno avviato le indagini sul profilo del venditore, accertando che il profilo su eBay era stato aperto appena tre giorni dopo il furto, mentre la vendita doveva avvenire solo contro-contanti, previo accordo tramite e-mail e ritiro a Spinea zona Crea. Tramite i servizi di sicurezza di eBay e Libero – Infostrada gli agenti dell’ufficio controllo territorio del Commissariato di Jesolo hanno trovato i dati del venditore e il suo indirizzo e-mail, incrociandoli con quelli della Banca Dati Interforze del Ministero dell’Interno.

Così sono risaliti a V.F. un 18enne, di nazionalità moldava, residente a Spinea con precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti. Informata subito la Procura della Repubblica di Venezia che, valutato il quadro indiziario raccolto dalla Polizia di Jesolo, ha disposto la perquisizione presso l’abitazione del giovane.

Una volta identificato, ha subito ammesso le proprie responsabilità indicando nel garage la mountain bike, sequestrata in attesa di essere restituita al legittimo proprietario. Il giovane, indagato inizialmente per il reato di ricettazione, ha deciso di di collaborare con gli inquirenti raccontando di essere l’autore del furto e fornendo così tutti i dettagli, di essere stato dunque attratto dalla bici e di averla portata via in autobus.

Ammissioni che consentiranno di far derubricare l’ipotesi di reato di ricettazione a quella di furto aggravato da parte della Procura della Repubblica di Venezia.

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