Roberto Daniele è il nuovo Magistrato alle acque

Il ministro alle Infrastrutture Lupi ha nominato ad interim il sostituto di D’Alessio Sarà a Venezia provvisoriamente, ricopre già molte cariche in giro per l’Italia
AGOSTINI VENEZIA 11.09.2007.- PALAZZO MAGISTRATO ALLE ACQUE
AGOSTINI VENEZIA 11.09.2007.- PALAZZO MAGISTRATO ALLE ACQUE

Il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi ha nominato ieri ad interim alla presidenza del Magistrato alle Acque di Venezia e della sua laguna l'ingegner Roberto Daniele, attualmente provveditore ai Lavori pubblici per il Piemonte e la Valle d'Aosta.

Nomina "provvisoria" per mettere fine alla lunga vacatio al vertice dell'importante magistratura veneziana dopo che il primo maggio se n'era andato in pensione il presidente Ciriaco D'Alessio. Tre mesi di vuoto, e in mezzo gli arresti eccellenti al Consorzio Venezia Nuova, la polemica sulle Grandi navi, i lavori del Mose giunti a uno snodo strategico.

L’ingegner Daniele assumerà quindi anche le funzioni di Magistrato delle acque di Venezia e di provveditore ai Lavori pubblici di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Daniele - è detto in una nota del ministero per le infrastrutture e dei Trasporti - è chiamato ad affrontare e superare una serie di emergenze che in questo momento caratterizzano la città di Venezia.

In questa delicata fase sarà infatti necessario assicurare continuità e massima trasparenza ai lavori del sistema Mose, per garantirne il completamento nei tempi contrattuali previsti, collaborando con gli organismi preposti al controllo.

L'ingegner Daniele dovrà, inoltre, coordinarsi con gli enti e gli organismi locali (Regione, Comune e Autorità portuale) per definire e rendere operative nel breve e medio periodo risposte organiche al problema del transito della navi nella Laguna di Venezia. Di tali soluzioni si è discusso nella riunione del 25 luglio presso il Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti a Roma, stabilendo un percorso che porterà alla decisione definitiva entro il prossimo 15 ottobre.

Daniele seguirà anche l'evoluzione dei progetti del porto di Trieste, del porto di Venezia e del nuovo tunnel del Brennero, tutti interventi che rivestono una valenza sovranazionale in quanto ubicati all'interno delle reti europee Ten-T.

Un programma di lavoro densissimo quello che attende il nuovo presidente del Magistrato alle Acque reggente, in attesa che un concorso - con tempi necessariamente lunghi - provveda a designare il nuovo titolare della carica. L'idea che ha prevalso al Ministero è stata appunto quella di inviare in laguna un facente funzioni, in attesa dell'esito del bando.

Dovrà essere tra l’altro il Magistrato alle Acque, insieme alla Capitaneria di porto, ha deciso il ministro Lupi, a dire l'ultima parola sui progetti alternativi alle grandi navi e per l’ingegner Daniele si prospetta percià una rapidissima full immersion nei problemi veneziani e nella ridda di polemiche che li accompagnano

Si era parlato con insistenza per l’incarico veneziano al vertice del Magistrato alle Acque anche di Massimo Sessa, già braccio destro di Angelo Balducci e presidente di sezione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici.

La scelta invece è infine caduta su Daniele, che dovrà dividersi tra Piemonte, Veneto e Friuli, ma che dovrebbe certamente passare in laguna la maggior parte del suo tempo, soprattutto per seguire da vicino i lavori del Mose, ormai entrati nella fase decisiva, con la posa in acqua dei primi cassoni alla bocca di porto del Lido che - come anticipato - bloccheranno da fine novembre all’inizio di aprile il passaggio a Venezia delle grandi navi da crociera.(e.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia