Ricettazione di banche dati Condannato tassista
PORTOGRUARO
La Cassazione mette la parola fine alla vicenda giudiziaria di Livio Roncaglia, tassista portogruarese. Il 57enne nel 2017 era stato assolto dall’accusa di ricettazione di banche dati: la Corte d’Appello di Trieste ha riformato la sentenza giudicandolo invece colpevole e la Cassazione ha rigettato il ricorso di Roncaglia. A casa dell’uomo erano stati trovati computer e hard disk che erano stati portati dai proprietari in discarica. Il materiale informatico era usato per assemblare nuovi pc, indipendentemente dai dati all’interno. Il Tribunale di Pordenone l’aveva assolto ma la Corte d’Appello l’ha condannato: i beni in discarica erano destinati alla distruzione e la sottrazione di questi beni integrava a tutti gli effetti il furto, presupposto della ricettazione. —
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