Ricerca: Padova è il miglior ateneo d’Italia, bene anche Ca’ Foscari

La valutazione dell’Anvur sugli ultimi sette anni di ricerca: l’università patavina prima tra i grandi atenei, quella veneziana si fa notare tra chi ha medie dimensioni. Zaia: «Orgoglioso del primato veneto»
AGOSTINI VENEZIA 27.11.2008.- RESTAURATO IL PORTALE DELL'UNIVERSITA' DI CA' FOSCARI.- INTERPRESS
AGOSTINI VENEZIA 27.11.2008.- RESTAURATO IL PORTALE DELL'UNIVERSITA' DI CA' FOSCARI.- INTERPRESS

VENEZIA. Padova la migliore università d’Italia tra i grandi atenei, Ca’ Foscari tra le migliori con medie dimensioni: a decretarlo è la Vqr, ovvero Valutazione per la qualità della ricerca, effettuata dall’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), che ha fotografato la situazione di università ed enti di ricerca dal 2004 al 2010. Prima sono state censite le scoperte e la produzione scientifica (pubblicazioni e brevetti); poi analizzate da revisori internazionali. Una valutazione che percorre 7 lunghi anni di ricerca, e che è una verifica mastodontica, tuttavia già ampiamente diffusa negli altri paesi europei.

Padova risulta essere l’università più virtuosa nell’analisi condotta sulle 14 aree disciplinari nelle quali è stata organizzata l’analisi, dalla matematica alla fisica, dall’ingegneria all’economia, alla filosofia. Siena emerge invece dalla media relativa alla qualità complessiva della ricerca nelle grandi università italiane, alla luce del rapporto fra qualità della ricerca e dimensioni, con una percentuale pari al 35,7%. Sempre considerando le 14 aree disciplinari nelle prime posizioni, subito dopo Padova, risultano Milano Bicocca, Verona, Bologna e Pavia.

Fra le università di medie dimensioni valutate per aree si affermano Ca’ Foscari assieme a Trento, Bolzano, Ferrara, San Raffaele di Milano e Piemonte Orientale. Le piccole università più affermate nelle 14 aree sono: Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Normale di Pisa, Luiss di Roma, Sissa di Trieste e Campus Biomedico di Roma.

Nella media generale che risulta invece considerando il rapporto fra produzione e dimensioni si affermano invece ai primi posti, dopo Siena: Verona (34,4%), Milano Bicocca (31,2%), Padova (30,4%) e il Politecnico di Milano (25,2%). All’ultimo posto, con segno negativo, si trova Messina (-33,0), preceduta da Bari (-31%) e Catania (-30,3%). Fra le università di medie dimensioni al primo posto per capacità innovativa risulta l’Istituto San Raffaele di Milano (106,1%), seguito dalla Bocconi, sempre a Milano (90,3%) e dall’università di Trento (59,5%). All’ ultimo posto l’ università de L’Aquila e la «Carlo Bo» di Urbino (entrambe con un - 29,1%). Fra le piccole università al primo posto c’è lo Iuss di Pavia (196,4%), seguito dall’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze (161,2%) e dalla Scuola Superiore Sant ’Anna di Pisa (158,8%). Ultima l’università telematica «Leonardo da Vinci» di Torrevecchia Teatina (-100,0%), l’Unisu di Roma (-80,3%) e la «Dante Alighieri» di Reggio Calabria (-78,9%).

Zaia: «Orgoglioso primato delle nostre università». «Il Veneto è orgoglioso del primato nella qualità della ricerca attribuito all’Università di Padova dall’Agenzia per la valutazione del sistema universitario e della ricerca». A sottolinearlo Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, commentando i risultati diffusi stamattina dall’Anvur. «A questa grande, quasi millenaria, istituzione accademica e scientifica - ha spiegato Zaia - culla del sapere, di grandi maestri antichi e moderni, di Galileo, di ricercatori-scienziati umili e sapienti, la più importante del Veneto per storia e tradizione e per il futuro che dimostra di sapere conquistare giorno per giorno, giunga - tramite mio - il grazie più sentito da parte di tutta la comunità veneta».

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