Redentore: rissa in spiaggia e rave al Lido, nove i ragazzi denunciati

VENEZIA. Nove denunciati dopo il Redentore al Lido di Venezia. Tutti ragazzi i protagonisti di due episodi di rilievo: prima una rissa tra ragazzi con quattro denunciati avvenuta sabato notte. Domenica mattina, invece, cinque ragazzi sono stati denunciati per un rave party non autorizzato in spiaggia, senza il rispetto delle distanze imposte dalle normative anti Covid-19. È il bilancio di un weekend di gran lavoro per l’Arma dei Carabinieri, alle prese, assieme alle altre forze dell’ordine, nel controllare la città durante la notte “famosissima”.
E anche senza fuochi d’artificio, il gran lavoro c’è stato, soprattutto nell’isola.
Oltre cento sono stati i carabinieri in servizio nel weekend. Grazie all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Lido e del quarto Battaglione Mestre, si è evitato il peggio durante una rissa a San Nicolò: i militari, nel transitare per la zona nord, sono stati attirati dalle richieste di aiuto di alcuni giovani studenti, i quali poco istanti prima erano stati aggrediti da un gruppo di ragazzi albanesi per futili motivi; all’esito degli accertamenti, gli aggressori, quattro ragazzi albanesi che vivono in città, sono stati deferiti all’ autorità giudiziaria per rissa e lesioni personali.
Ieri in mattinata, agli Alberoni, la Stazione Carabinieri del Lido ha intercettato una cinquantina di ragazzi che stavano ancora festeggiando con un rave-party che era probabilmente iniziato nella notte di sabato. Sono stati denunciati alla Procura gli organizzatori: cinque ragazzi, di cui quattro veneziani. Tra i reati imputati al gruppo ci sono l’aver organizzato una manifestazione musicale non autorizzata, l’invasione di terreni e le immancabili sanzioni per non aver rispettato le normative anti Covid 19.
Il servizio straordinario di controllo del territorio, disposto dal Comando Provinciale di Venezia era anche finalizzato alla prevenzione e salvaguardia dell’incolumità dei cittadini.
Nel corso del servizio, i militari dell’Arma, oltre ad evitare pericolosi assembramenti, hanno controllato complessivamente ben oltre 100 persone e una sessantina tra veicoli ed imbarcazioni. E sono fioccate le sanzioni amministrative per un ammontare di almeno cinquemila euro.
Quattro le 4 contravvenzioni elevate dal Nucleo Natanti per il moto ondoso, causato dall’alta velocità, nello specchio acqueo prospiciente l’imbarcadero di Santa Maria Elisabetta del Lido.
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