Reckitt Benckiser annuncia 81 esuberi a Mira

Verso la chiusura del reparto polveri. Lo stabilimento si salverà puntando su prodotti innovativi come le gelcaps
Di Gianni Favarato

MIRA. La crisi economica e finanziaria internazionale e la dura competizione per non sparire dai mercati non risparmia proprio nessuno. Reckitt Benckiser, la multinazionale con sede a Londra proprietaria dell’ex Miralanza, ha annunciato ieri un nuovo piano di «riorganizzazione produttiva» per reggere la agguerrita competizione nel mercato internazionale dei detersivi.

Ieri a Londra, durante la periodica riunione del Comitato aziendale europeo, ai rappresentanti sindacali dei lavoratori di tutti i suoi stabilimenti europei i massimi dirigenti della multinazionale hanno spiegato che «il riequilibrio delle aree di business con le conseguenti riorganizzazioni aziendali «comporterebbe un esubero complessivo di 231 dipendenti (in Germania, Austria, Francia, Spagna, Portogallo e Australia), 81 dei quali in Italia nello stabilimento di Mira» che ne occupa attualmente 400, in conseguenza alla «potenziale chiusura del reparto polveri» per «migliorare la competitività dello stabilimento» su altri e più innovativi prodotti.

La multinazionale non ha annunciato nessun licenziamento e ha assicurato che ha tutta l’intenzione di «concertare» il suo piano con le rappresentanze sindacali a livello europeo e in ogni suo sito produttivo al fine di «porre in essere tutte le azioni possibili per mitigare l’effetto dei potenziali esuberi», con l’utilizzo dei previsti ammortizzatori sociali. Per tranquillizzare lavoratori e sindacati, la multinazionale ha detto ieri che «la ristrutturazione è fondamentale per mantenere strategico il ruolo dello stabilimento di Mira, puntando su tecnologie emergenti e rendendo più competitiva l'organizzazione aziendale per il prossimo decennio».

In una nota stampa Reckitt precisa, a questo proposito, che «nel 2011 lo stabilimento di Mira, grazie a oltre 12 milioni di euro di investimenti, è diventato centro europeo per la produzione dei detergenti in gelcaps, un’innovativa tecnologia che sta rapidamente conquistando il favore dei consumatori passando in due anni da zero all’8% del mercato nel 2011. Il gruppo ha già lanciato questi innovativi prodotti anche nel settore del trattamento dei tessuti con il marchio Vanish ed intende, nel quadro della nuova organizzazione, raddoppiare la capacità produttiva di gelcaps».

Per essere precisi, aggiunge la multinazionale «lo stabilimento di Mira punterà su queste produzioni più competitive e sull’innovazione tecnologica e di prodotto che ne garantiranno, grazie anche alla presenza a Mira del Centro di Ricerca e Sviluppo, un ruolo centrale nella nuova visione produttiva e commerciale di Reckitt Benckiser».

Di conseguenza «saranno progressivamente ridotti gli investimenti in prodotti non a marca propria, come i private label». In questa ottica le attività di Propack (la consociata tedesca del gruppo per marchi privati oltre a detersivi per la casa e per la pulizia delle protesi ortodontiche) potranno «essere interrotte in modo da concentrare l’attività del gruppo sui marchi strategici che riguardano la salute, l’igiene e la pulizia della casa».

«Naturalmente - conclude la nota di Reckitt Benckiser - tutti gli impegni contrattuali con i clienti saranno rispettati e verrà data vita ad un piano di transizione che sarà valutato con il personale, le rappresentanze sindacali, i clienti ed i fornitori». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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