Quartiere Altobello, arrivano le telecamere
Dopo il nuovo look e la nuova area pedonale al quartiere Altobello arrivano le telecamere. Una decina in tutto, serviranno per controllare i varchi d’accesso all’area pedonale e controllare gli angoli ritenuti più pericolosi della zona, così come richiesto dal gruppo di lavoro di quartiere da anni coinvolto nella riqualificazione di Altobello.
L’installazione delle telecamere - si sta valutando da un punto di vista tecnico come e dove installarle - sarà possibile grazie a un finanziamento di circa 350 mila euro che il Comune è riuscito a ottenere rastrellando un po’ di soldi avanzati in altri progetti di contratti di quartiere realizzati in altri comuni del Veneto. Con i soldi che Altobello incasserà sarà anche possibile sistemare strada e parcheggi a sud degli edifici noti come tettoie. Non sono queste però le sole novità che riguardano il quartiere di Mestre, totalmente rinato nel corso degli ultimi anni grazie al progetto del contratto di quartiere. Tra maggio e giugno infatti l’Arpav inizierà una campagna di monitoraggio sull’inquinamento acustico del quartiere a seguito dell’intervento che ha visto via Costa diventare area pedonale. Le misurazioni - come previsto dal contratto - riguarderanno inoltre anche le case realizzate da Ater in via Fornace che hanno goduto di un contributo del ministero. Nello specifico la collaborazione tra il Comune e l’Arpav avrà la durata di sei mesi, e prevede il monitoraggio acustico continuativo per la durata di 7 giorni, su 5 posizioni di misura di cui 3 nell’area interessata dall’intervento e 2, in contemporanea, nelle aree vicine ma che non sono state rese pedonali.
«I dati finali», spiega l’architetto Sandro Mattiuzzi, responsabile del contratto di quartiere di Altobello, «verranno messi a confronto con quelli delle misurazioni realizzate prima dell’intervento, e ciò ci permetterà di capire come è cambiato, dal punto di vista acustico, il quartiere». Passo dopo passo proseguono gli altri lavori che riguardano l’area, a partire dalla sistemazione del centro civico Pellico - a partire da maggio - che prevede l’apertura di un porticato che permetta di passare da via Costa al giardino dietro la ludoteca. Prevista anche l'installazione sul muro di ingresso della scritta Macallè, il nome con cui tutti fino a qualche anno fa chiamavano il quartiere. L’appalto vinto dalla Costruzioni 2000 per un valore di circa 240 mila euro. A settembre inoltre dovrebbe ripartire anche il cantiere dell’Ater, fortemente in ritardo nonostante l’accelerata che sembra essere stata impressa nelle ultime settimane. C’è da sistemare infatti via Fornace e l’area di Campo dei Sassi. L’Ater dovrà inoltre impegnare quasi 300 mila euro per la ristrutturazione della Tettoia da Re identificata con il numero 4, vale a dire l'edificio rimasto incompleto dopo che la ditta che aveva vinto l'appalto è fallita, lasciando i lavori a metà. In Campo dei Sassi c’è anche il condominio dove dovrebbero essere ospitati gli anziani con un appartamento destinato a una badante di condominio.
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