Promosso il centro cottura della San Girolamo. Ristorante etnico nei guai

VENEZIA. Prosegue l’attività investigativa della Capitaneria di porto nell’ambito della vigilanza pesca e dei controlli della filiera ittica. I militari della Guardia Costiera hanno effettuato nella giornata odierna accurati accertamenti presso il Centro di Cottura di Venezia, sito nel polo scolastico San Girolamo, che si occupa della distribuzione dei pasti ad oltre 1.400 alunni, appurando la corretta applicazione delle procedure in materia di tracciabilità e conservazione del prodotto ittico, ottenendo un riscontro più che positivo nel rispetto delle normativa vigenti.

I controlli sono poi proseguiti nel cuore della città, presso alcune delle principali attività ristorative; in particolare, presso un ristorante etnico sono stati riscontrate violazioni di norme in materia di tracciabilità, etichettatura nonché delle procedure operative/igienico-sanitarie secondo le previsioni del HACCP che, com’è noto, tratta di un sistema globale di controllo preventivo della produzione degli alimenti allo scopo di garantirne la sicurezza igienica.

L’operazione, pianificata e coordinata dal CCAP della Capitaneria di Porto di Venezia in sinergia con i tecnici della prevenzione (SIAN) e del servizio veterinario dell’ULSS n. 3, ha portato al sequestro di circa tre quintali di prodotto ittico, all’erogazione di sanzioni per 5.000 euro ed infine alla sospensione dell’esercizio commerciale fino al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie previste per legge. Le operazioni di controllo e vigilanza proseguiranno senza soluzione di continuità per garantire la tutela del consumatore e della salute pubblica
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