Produce 4,6 miliardi di bottiglie e ha oltre duemila dipendenti

SCORZE’. Nata nel 1956 da Bruno ed Ermenegildo Scattolin, la cui bottega di casoini si trovava esattamente sopra la fonte idricaconosciuta sin dai tempi della Serenissima, la San Benedetto oggi è il maggior gruppo nazionale nel settore delle bevande analcoliche. I suoi competitor, per dire, si chiamano Nestlé e Coca Cola. Ma è nel 1971, con l’ingresso in magioranza della famiglia Zoppas - lontani parenti degli Scattolin - che la San Benedetto comincia a diventare un’industria vera e propria.Da allora è tutto un crescendo di volumi e accordi commerciali: persino con Pepsi e Schweppes. Attualmente detiene, oltre al marchio storico San Benedetto, i marchi Guizza, Acqua di Nepi, Cutolo Rionero e Vivia nelle acque minerali, Energade negli sport drinks, Allegra e Guizza nelle ex aranciate, Succoso e Tropico nelle bevande a base di frutta. In Italia, oltre al quartier generale di Scorzè e al magazzino di Paese, vanta impianti a Popoli (Pescara), Donato (Biella), Nepi (Viterbo), Viggianello (Potenza) e Atella (Potenza); due in Spagna e uno in Polonia, Ungheria e altri in Messico e Repubblica Dominicana. Produce 4,6 miliardi di bottiglie, ha ricavi per 764 milioni di euro e occupa 2.296 dipendenti.



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