Prezzi su, stipendi fermi: il carrello della spesa dei veneziani diventa sempre più caro

L’inflazione corrode il potere di acquisto delle famiglie, a rischio i conti di casa. Negli ultimi quattro anni impennata del 25%. Adico: «Servono misure radicali»

Marta Artico

Carrello della spesa in “salita libera” a fronte di stipendi e statini fermi, in alcuni casi anche da oltre dieci anni. Risultato? Se l’inflazione corrode il potere d’acquisto, fare la spesa al supermercato sta diventando sempre più costoso e molte famiglie hanno dovuto ridurre i consumi, rinunciare a diversi prodotti di alta gamma, raggiungere discount anche lontani per inseguire un risparmio che è spesso pia illusione (anche se la scelta del punto vendita può essere d’aiuto per il portafoglio). E ancora evitare macellerie o pescivendoli, tagliare la verdura o la frutta più costosa, e sempre meno di rado le uscite fuori.

L’Istat ha certificato che dal 2021 i prezzi dei beni alimentari si sono impennati del 25% mettendo in ginocchio soprattutto i nuclei familiari con i redditi più bassi. Si tratta di un incremento superiore di quasi 8 punti percentuali rispetto a quanto evidenziato nello stesso periodo dall’indice generale dei prezzi al consumo (+17,3%).

I beni alimentari (cibo, bevande e tabacchi), spiega l’Istat, rappresentano nel 2025 oltre un quinto del valore economico dei beni e servizi consumati dalle famiglie italiane. Il solo cibo rappresenta, in media, il 16,6% della spesa. Non solo. Trattandosi di beni necessari, i ritocchi all’insù dei listini hanno un impatto rilevante sul potere di acquisto delle famiglie, “soprattutto quelle a più basso reddito in considerazione della maggiore quota dei beni alimentari rispetto al totale dei consumi”.

Il carrello dei veneziani

Adico, associazione consumatori di Mestre, ha elaborato i dati del’Istat per verificare quanto hanno speso i veneziani nel 2024 per i prodotti alimentari. «Stando alle cifre snocciolate» fa sapere Adico «nel 2024 la persona sola con età compresa fra 18 e 34 anni ha speso per i prodotti alimentari circa 285 euro al mese, quella 35-64 anni, 328 euro, l’anziano over 65, 357 euro. La coppia senza figli (età 18-34 anni), 434 euro, quella con un’età fra i 35 e i 64 anni, 531 euro, invece i due anziani ultra65enni, circa 590 euro.

La famiglia con un figlio ha dovuto sborsare per il carrello della spesa 656 euro, quella con due figli, 743 euro. Il nucleo con tre e più figli ha pagato per i prodotti alimentari 792 euro. Il monogenitore, infine, 531 euro. Nel 2025, a parità di spesa (ovvero ipotizzando che i cittadini acquistino gli stessi prodotti alimentari dell’anno passato), il carrello costerà mediamente, per tutte le tipologie familiari, circa 15 euro in più».

Un portale con i prezzi più bassi

«Queste cifre ci raccontano una realtà non più sostenibile» commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico Mestre «dal 2022 i prezzi sono schizzati alle stelle e ora continuano a salire. Ormai è più economico andare in gioielleria che in supermercato. Invochiamo sempre la necessità di aumentare salati e pensioni per proteggere il potere d’acquisto dei cittadini. Ma forse servono anche interventi più radicali».

 

Da qui la proposta conseguente l’allarme dell’associazione: «Pensiamo, ad esempio, a un portale a livello comunale in cui i punti vendita siano chiamati a pubblicare, almeno a scadenza settimanale, i prezzi dei principali beni di prima necessità. Potrebbe essere un modo per favorire l’abbassamento generale dello scontrino grazie a una concorrenza più trasparente oltre che per consentire ai consumatori di scegliere il supermercato più conveniente». 

Offerte e oggetti di seconda mano: come risparmiare per i regali

Programmare gli acquisti, scegliere regali sostenibili magari di seconda mano, favorire il riuso, optare per prodotti fatti a mano, confrontare i prezzi tra più negozi: Assoutenti lancia un vademecum.

Ecco allora i consigli pratici dell’associazione:

 1) Pianificare per tempo: fare una lista delle persone da premiare e stabilire un tetto di spesa per ciascuna;

2) Approfittare del periodo promozionale: eventi come Black Friday e Cyber Monday restano occasioni valide;

3) Scegliere regali sostenibili o di seconda mano;

4) Optare per regali fatti in casa o esperienze;

5) Confrontare prezzi e usare strumenti digitali (comparatori, cashback, programmi fedeltà) per evitare sorprese ed essere sicuri di fare buoni acquisti.

 

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