Premi a punti per i vigili, progetti al via. Più fai multe più guadagni

MESTRE. Polizia locale, è scattata la fase operativa dei progetti speciali, "figli" dell'accordo Comune-Cisl sull'integrativo. Ieri il via con il lavoro domenicale prolungato di due ore, con turni passati da 6 ad 8 ore. Da oggi il via gli altri progetti speciali. Mirano a potenziare gli interventi di sicurezza percepita, il contrasto al moto ondoso, introducono il vigile di prossimità e potenziano i presidi notturni, il potenziamento dei servizi per Redentore e Capodanno e per i grandi eventi.
In ballo 770 mila euro. Ben 770 mila euro (su un accordo da 1 milione e 900 mila euro) vanno per pagare il maggiore impegno dei vigili urbani. In media, calcola il comandante Marco Agostini, la richiesta di più lavoro si traduce in 2 mila euro in più in busta paga per ogni vigile. Per le domeniche di otto ore, si prendono 85 euro in più. Ma solo per chi accetta: a luglio, con un quarto del personale in ferie, 100 vigili hanno accettato e altri 110 per ora hanno declinato. «Possono dire di sì quando vogliono», precisa il comandante.
I budget. Ogni progetto ha un budget. 103 mila euro per la sicurezza percepita; 51 mila euro per i controlli moto ondoso; 89 mila euro per i presidi in 36 zone di centro storico e isole e ben 41 della terraferma. 248 mila euro per domeniche e festivi.

Punteggi. Ogni vigile viene valutato con un sistema di punteggi: nel calcolo entrano pure i verbali di merci sequestrate e le sanzioni rilevate oltre alla cortesia nel lavoro e la riduzione delle pause (quelle fisiologiche ora non sono esplicitamente citate ma nella bozza c'erano, ndr).
Esposto dei sindacati. Lo scontro con le sigle sindacali del Comune che non hanno firmato l'accordo (Cgil, Uil, Diccap, Csa e Cobas) si infiamma. Daniele Giordano (Fp Cgil) ha annunciato un esposto alla Corte dei conti contro questi progetti speciali. Contesta che «la valutazione del grado di raggiungimento del progetto» è posta in capo al comandante Agostini ma si «delega, nei fatti, ai colleghi o agli operatori stessi, determinando una sorta di sistema di "autovalutazione" che evidentemente serve solo ad elargire risorse a pioggia ad un numero selezionato di operatori». La Cgil critica anche «l'introduzione del lavoro a cottimo con l'introduzione normata del plus orario senza recupero». Michele Saya (Uil) aggiunge: «Incentivi economici ai vigili per fare multe delegittimano i vigili, sono eticamente discutibili e con i "punti" si paga solo l'ordinario, nel senso che anche senza progetto quei controlli, quei verbali, vengono fatti quotidianamente». Luca Lombardo (Diccap): «Gli operatori vogliono essere valutati per i rischi e i disagi della professione e non con una sorta di gioco a punti che li svilisce». L'esposto alla Corte dei conti della Cgil mira a bloccare «questo scempio senza far cadere le responsabilità sui lavoratori che dovranno restituire le somme e prepareremo anche una denuncia al giudice del lavoro per l'utilizzo distorto dell'orario di lavoro e dei mancati riposi del personale».
Agostini ribatte. Il comandante Agostini replica in maniera diametralmente opposta: il sistema di valutazione nasce proprio per «evitare rilievi della Corte dei conti e restituzione di somme, come è successo a Firenze, Vicenza o San Donà». E prosegue: «Non è la questione di avere più soldi ma di spingere su una maggiore attività, conteggiandola. Anche coi verbali. Ma per il vigile di prossimità vale di più il numero di persone contattate», dice il comandante.
Flop assunzioni. E i nuovi 170 vigili promessi dalla giunta per l'estate? Ne arriveranno al massimo 100 dalle due selezioni, quella per i 70 vigili con contratti formazione lavoro e quella dei 100 stagionali. I limiti di età, le prove fisiche, la doppia patente e la scarsa partecipazione hanno falcidiato i candidati.
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