Poste chiuse, oggi protesta in piazza
Scaltenigo. Atteso l'intero quartiere dalle 12 alle 13.30

Il cartello della chiusura
SCALTENIGO.
Passaparola di casa in casa, per telefono e perfino alla messa della domenica, dove pure il parroco don Marino Zaratin, nella celebrazione della vicina Campocroce, ha menzionato il problema ricordando l'appuntamento per oggi in piazza. A Scaltenigo è il giorno della protesta dopo che alle porte dell'ufficio postale sabato mattina sono comparsi i cartelli che annunciano la chiusura degli sportelli a partire da domani. I cittadini non ci stanno e in paese monta la rabbia. In strada scenderanno pensionati, famiglie e tutti coloro che da domani saranno costretti a recarsi a Mirano per ritirare raccomandate o i pagamenti delle pensioni. Al loro fianco ci saranno anche i partiti, Rifondazione, Pd e Partito socialista, che ribadiscono il loro no alla chiusura del servizio. Il picchetto inizierà a mezzogiorno e proseguirà almeno fino alle 13.30, orario di chiusura dell'ufficio decentrato. Qualcuno minaccia perfino di occupare i locali dell'ufficio per impedirne la chiusura. Da domani infatti tutti dovranno mettersi in coda a Mirano o raggiungere gli uffici postali più vicini, a Marano di Mira e Caltana. Da Poste Italiane nessuna spiegazione oltre l'avviso affisso all'ingresso. Perfino i dipendenti pare abbiano saputo della chiusura solamente venerdì sera, non riuscendo dunque ad avvisare con un discreto preavviso gli utenti. Non è nemmeno certo che la chiusura sia poi definitiva, come sostengono alcuni ambienti sindacali, visto che in programma allo sportello di Scaltenigo vi sono da tempo alcuni lavori di restyling.
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