Ponte di Calatrava, nuovi gradini: lo Iuav testa i materiali

Prove di compressione, flessione e taglio: dal laboratorio di Scienze delle costruzioni risposte entro fine mese. La sostituzione costerà 1,5 milioni di euro

Eugenio Pendolini
Come sarà il ponte di Calatrava dopo l'intervento di sostituzione dei gradini
Come sarà il ponte di Calatrava dopo l'intervento di sostituzione dei gradini

Bisognerà attendere la fine di maggio per capire se il materiale individuato dallo studio d’architettura H&A per rimpiazzare i gradini di vetro è adatto o meno a ridisegnare il volto del ponte di Calatrava, a Venezia.

Solo a quel punto, in caso di semaforo verde da parte dei tecnici del laboratorio Iuav di via Torino, potrà iniziare la vera e propria progettazione per eliminare una volta per tutte quella pericolosità che, fin dalla sua nascita, ha accompagnato l’opera dell’architetto spagnolo.

Solo a quel punto, a progetto redatto, si capirà l’esatto importo necessario per l’intervento. Si parla di una cifra intorno al milione e mezzo, che dovrà essere coperto con un finanziamento ad hoc, per il quale servirà un passaggio in consiglio comunale. Insomma, se ne riparlerà dopo l’estate mentre i lavori, se tutto dovesse filare liscio, potrebbero iniziare all’inizio del prossimo anno.

Venezia: Ponte della costituzione di Calatrava con gradini scivolosi
Venezia: Ponte della costituzione di Calatrava con gradini scivolosi

I test in corso

Tutto, però, dipende dalle analisi ora in corso a via Torino nel laboratorio di scienza delle costruzioni. I tecnici dello Iuav dovranno infatti valutare la capacità di resistenza del materiale individuato, scelto perché in grado di garantire la trasparenza e il dialogo con l’acqua sottostante, alle prese con le sollecitazioni quotidiane provocate dal passaggio di migliaia e migliaia di persone.

«A breve inizieremo le analisi», spiega il direttore del laboratorio di scienza delle costruzioni, Salvatore Russo, «si tratta di un materiale che ha un discreto contenuto innovativo, composto di cemento e fibre, non facilmente reperibile sul mercato e che utilizza materiali non convenzionali». I progettisti dovranno ora affidare il materiale agli esperti del laboratorio, fondato nel 1961 specializzato nella la ricerca nel settore delle applicazioni strutturali dei materiali innovativi e il supporto alla didattica dell’ateneo. «Trattandosi di gradini», spiega ancora il professor Russo, «saranno fatte delle prove meccaniche a compressione, flessione e taglio. Entro maggio saremo chiamati a comunicare i primi risultati. In casi delicati come questi, si procede un passo alla volta facendo tutti i test necessari».

Nessuna soluzione per il problema dell’accessibilità ai disabili

La fase prototipale del progetto, dunque, è ufficialmente iniziata. Si avvicina sempre più il conto alla rovescia per dire addio al ponte di Calatrava così come ideato nel 2008 che nel corso degli anni ha portato ad oltre un centinaio di richieste di risarcimento ai danni del Comune a causa di scivoloni ed infortuni provocati dalle lastre in vetro.

Niente da fare, invece, per risolvere il problema dell’accessibilità (ad oggi mancano infatti rampe per persone con disabilità). La conformazione del ponte non prevede la possibilità di installare rampe o altre vie d’accesso facilitare, così a chi ha problemi di deambulazione non resta che continuare a muoversi con il servizio di navigazione di Actv. —

 

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