Più di mille con Moraglia per l’opera di Kiko Argüello

MESTRE. Un tendone, due maxi-schermi e più di mille persone ieri pomeriggio alla chiesa di San Giovanni Evangelista di via Rielta per l’inaugurazione da parte del Patriarca, Francesco Moraglia, della "corona misterica”. Un’opera del pittore spagnolo e iniziatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Argüello, un dipinto di 40 metri di lunghezza, un ciclo composto da 13 icone, realizzate per svelare il mistero di Cristo.
Perché, come ha spiegato Moraglia nella sua omelia «il mistero cristiano nella sua totalità e i singoli misteri che lo compongono vengono annunciati anche attraverso il genio degli artisti e declinati attraverso i canoni umani e contemporanei dell’arte; il Vangelo è sempre, anche, il buon annuncio della Bellezza e il ciclo pittorico che oggi benediciamo ha la straordinaria forza di “svelarci” il mistero». Moraglia si è rivolto anche ai rappresentanti delle chiese ortodosse invitati per l’occasione, culti in cui le icone assumono, sul piano artistico e religioso, il massimo valore. «In questo lavoro c’è», ha spiegato invece Argüello, «è un punto d’incontro tra l’arte orientale e quella occidentale, che si è un po’ allontanata dalle icone, immagini dal grande valore teologico».
Un lavoro che, ha aggiunto, può rappresentare una specie di catechesi popolare, può spiegare e divulgare gli accadimenti della vita di Cristo. Per l'occasione è stato stampato un libro con la riproduzione del ciclo, e una copia è stata donata al patriarca, ai rappresentanti delle altre comunità religiose, al vicesindaco Sandro Simionato, presente a nome della città, e può essere richiesto alla segreteria della Chiesa. Dopo la cerimonia e l’inaugurazione dell’opera la giornata di Moraglia si è conclusa alla parrocchia di Santa Barbara, dove ha partecipato alle premiazioni del torneo di calcetto parrocchiale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia