Pilosio: «Nel Sandonatese ealtà vive e diversificate, con numerose new entry. Pronti ad aiutarle»
Gianfranco Pilosio, direttore generale di Bcc Pordenonese e Monsile: «Le incertezze attuali frenano gli investimenti di medio e lungo periodo». Mercoledì 1 ottobre l’evento Best Performer sulle cento migliori imprese del Sandonatese: ecco come iscriversi

«I dati che emergono dall’indagine sulle imprese Best Performer del Sandonatese ci restituiscono l’immagine di un territorio vivo, fatto di aziende forti, nonostante le difficoltà del contesto internazionale». A interpretare i numeri delle 100 aziende top dei dieci Comuni del Basso Piave è Gianfranco Pilosio, direttore generale della Bcc Pordenonese e Monsile.
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Quali indicazioni possiamo trarre sulla salute dell’economia del Sandonatese?
«Questi dati sono il segnale, anche rispetto ad altri distretti, di un territorio molto vivo. Sono presenti oltre 2.100 aziende in forma di capitale. Se andiamo a vederne la distribuzione in macro settori, i comparti più rappresentativi sono le costruzioni, la ricettività e la ristorazione, il commercio all’ingrosso e al dettaglio e, dal punto di vista industriale, le aziende metalmeccaniche. Per configurazione geografica, se pensiamo a Jesolo e Cavallino-Treporti, è evidente che sul litorale l’economia è trainata dalla presenza di imprese turistico-alberghiere. Ma se vi è un distretto turistico legato al mare, nel resto del territorio notiamo una bellissima diversificazione, con le aziende più disparate. In termini di occupazione, sulla base dei dati a disposizione, le aziende di capitali del territorio danno lavoro a circa 17 mila addetti. Anche se una parte sono legati alla stagionalità del turismo. Confrontando le imprese Top 100 premiate nel 2024 con quelle di quest’anno, troviamo un buon numero, circa una quindicina, di nuove entrate. È un altro segnale di vitalità. Inoltre, il fatturato complessivo prodotto dalle Top 100 di quest’anno è ben superiore a quello della scorsa edizione. Anche se va tenuto conto che l’analisi, basandosi sui bilanci del 2023, non può riflettere ancora gli effetti dei principali eventi macro economici avvenuti negli ultimi mesi».
Da questo punto di vista, le guerre in corso, ma anche i dazi di Donald Trump, come rischiano di incidere sulle aziende del Sandonatese?
«In questo momento l’impatto generalizzato è nella riduzione degli investimenti di medio e lungo periodo. Quindi sul territorio c’è vivacità. Ma, per l’incertezza che regna, non sono scelte di lungo periodo. Inoltre, tra le Best Performer troviamo aziende nel settore dell’agricoltura, leggasi produzione del vino. È evidente che sono quelle che, in questo momento, sono più preoccupate per i dazi».
È possibile riscontrare dei poli di attrazione?
«Jesolo e San Donà – Noventa, che considero insieme per la forte vicinanza, sono i due poli su cui maggiormente si vanno a concentrare le aziende. Sulle 2.100 imprese in forma di capitale presenti nel distretto del Basso Piave, 630 sono a San Donà, 160 a Noventa e 699 a Jesolo. Parliamo di oltre il 50% del totale. Se ci limitiamo alle 100 Best Performer, 23 sono a San Donà, 18 a Noventa e 14 a Jesolo. Senza contare le aziende che formalmente non rientrano nell’indagine, avendo sede legale altrove, ma presentano importanti unità produttive locali in queste tre realtà».
Il settore bancario come può essere di supporto a questa vivacità delle imprese?
«Per Bcc Pordenonese e Monsile questa del Sandonatese rappresenta una delle aree di maggiore insediamento in termini di sportelli, ma anche di soddisfazione per numero di clienti e soci. Come banca vorremmo essere un supporto allo sviluppo di questo territorio. Per questo, abbiamo in corso anche dei ragionamenti con la pubblica amministrazione».
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