Vigili del fuoco di Venezia in stato di agitazione: «Pochi uomini, mezzi fuori uso e indennità mai pagate»
Al centro della protesta ci sono diversi problemi: in primis la carenza di personale. «Ogni turno dovrebbe contare almeno venti vigili, ma spesso ce ne sono solo una quindicina», spiegano i sindacati

I sindacati Fns Cisl, Usb e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione per i Vigili del fuoco del comando di Venezia, segnalando la situazione agli enti competenti.
Al centro della protesta ci sono diversi problemi: in primis la carenza di personale. «Ogni turno dovrebbe contare almeno venti vigili, ma spesso ce ne sono solo una quindicina», spiegano i sindacati. A questo si aggiungono relazioni sindacali difficili, una cattiva organizzazione del lavoro e criticità sulla mobilità interna.
Gravi anche le condizioni dei mezzi: sia quelli terrestri che quelli nautici sono spesso fuori uso. Mancano anche adeguati dispositivi di protezione individuale, fondamentali soprattutto per chi opera sulle barche scoperte.
Infine, i sindacati denunciano che non è mai stata pagata l'indennità prevista per chi interviene in laguna, stabilita da una legge del 2020 ma mai applicata.
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