Picco di 135-140 a Chioggia salta il mercato del giovedì

Chioggia in preallarme da ieri per quella che, parafrasando the big snow, la grande nevicata, si potrebbe definire The big water. Un evento che tutti sperano ovviamente di scongiurare. Intanto, però, il Comune ha annullato il mercato settimanale del giovedì.
Le previsioni del Centro maree e dell'Ispra non lasciano infatti per nulla tranquilli. Alle 11 e poco prima di mezzogiorno di oggi è previsto un picco di 135 centimetri. Nel tardo pomeriggio di ieri la Protezione civile regionale annunciava addirittura un aumento della forza del vento che potrebbe portare il picco a 140 centimetri.
Il baby Mose, che negli ultimi anni ha salvato più volte la città dalle consuete inondazioni invernali, ha il suo limite di intervento a 130 centimetri. Dunque, se non cambierà il vento, case e negozi potrebbero andare sott'acqua. In previsione del possibile sgradito evento, l'amministrazione comunale ha attivato le consuete procedure di emergenza: avvertimenti alla cittadinanza sia su internet, che sugli organi di stampa, che tramite macchine con megafono che hanno percorso le zone interessate della città, preallarme della protezione civile e della polizia locale per tutto quello che potrà accadere, in collegamento, ovviamente, con le altre forze dell'ordine.
Ma le precauzioni operative dovranno prenderle i privati: spostando le auto dal centro storico nei parcheggi comunali che, va ricordato, saranno gratuito sei ore prima e sei ore dopo il picco di marea; sgombrando dai piani terra tutto il materiale e i beni che potrebbero essere danneggiati dall'acqua alta; mettendo paratoie e barriere davanti alle porte per tenere fuori l'acqua.
Se tutto andrà bene i danni dovrebbero essere limitati. Non ci sarà la posa delle passerelle, abituale provvedimento che veniva preso negli anni in cui il baby Mose era ancora in costruzione. Il motivo è che il servizio aveva un costo non indifferente e le rare volte in cui la paratoie di Canal Vena non hanno potuto compiere il loro dovere si contano sulle dita di una mano: nessuna acqua alta oltre il limite l'anno scorso e un paio di inondazioni l'anno ancora precedente.
Dunque le passerelle sarebbero costate troppo rispetto all'eventuale beneficio. E, comunque, le acque alte oltre i 130 centimetri dovrebbero essere fermate dal “big” Mose (tanto per restare in tema). Ma questa è un'altra storia.
Diego Degan
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