Picchia la moglie davanti ai figli: allontanato da casa

Mestre, al marito violento i carabinieri hanno ordinato di non avvicinarsi alla compagna vittima di ripetute violenze. E' stata la donna stessa a denunciarlo

MESTRE.Maltrata la moglie davanti ai figlio non ancira maggiorenni. "Episodi ripetuti e quasi ossessivi", riferiscono i carabinieri che hanno chiesto e ottenuto l'allontanamento da casa con il divieto di avvicinamento alla vittima per un sessantatrenne mestrino. E' l' ennesimo provvedimento cautelare per il contrasto alla violenza in famiglia in questo 2020. 

I carabinieri della stazione di Mestre hanno richiesto e ottenuto la misura cautelare “di prima istanza” – per il reato di “Maltrattamenti in famiglia” nei confronti di R.F. residente in città. classe 1957.

L'uomo si è reso responsabile in passato di ripetuti episodi violenti nei confronti della compagna. Purtroppo in questo caso, non solo le violenze erano perpetrate nei confronti della moglie, ma anche alla presenza dei figli minori.

L’intervento dei carabinieri è la conclusione del lavoro svolto nell’approfondire le gravi accuse avanzate dalla moglie nel corso di tutto il 2020, che le cronache nazionali segnalano come l’anno orribilis per le violenze domestiche, con casi in aumento a causa della convivenza forzata del primo lockdown e delle limitazioni dei movimenti.

La donna infatti aveva sporto numerose denunce e segnalazioni – raccolte nella cornice di sicurezza della “Stanza tutta per sé” allestita presso la caserma di Mestre, in via Miranese, in collaborazione con l’Associazione Soroptimist Italia - che, corroborate dagli accertamenti svolti dai militari, sono convogliate in una richiesta di misura cautelare, concessa ed applicata mercoledì 2 dicembre.

Il marito e padre violento è stato quindi allontanato dalla casa dove vivono moglie e figli.

A pochi giorni dalla giornata internazionale contro le violenze sulle donne, dall’Arma dei carabinieri viene ribadito l’invito, nel caso di sussistenza o di conoscenza di episodi del genere, a segnalarli immediatamente alle Forze dell’Ordine, prendendo contatti con le Stazioni Carabinieri o chiamando il “112”; solo in tal modo si riuscirà a prevenirne le conseguenze, attivando le necessarie misure di tutela nei confronti delle vittime.

 


 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia