Piatti a chilometro zero e uno chef pluristellato alla riapertura dell’Aman

Norbert Niederkofler, tre stelle  Michelin, affianca Dario Ossola per “Cook the lagoon”, cucina “etica e sostenibile” con prodotti soltanto locali e stagionali

Una cucina a chilometro zero, o anche meno; un campo e due calli più in là, al mercato di Rialto, negli orti della laguna, dalle reti dei pescatori. Si chiama “Cook the lagoon” ed è la visione del nuovo consultant chef di Aman Venice, Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin, sceso in riva al Canal Grande dal ristorante St Hubertus del Rosa Alpina Hotel, a San Cassiano, per affiancare l’executive chef Dario Ossola.

Piatti etici, sostenibili, con ingredienti semplici, scelti con cura sotto casa, tra i banchi del mercato, che seguiranno il ritmo delle stagioni, cambiando ogni tre-quattro mesi nei sapori e nei colori.

Pietanze mai casuali che, oltre a deliziare la papille gustative, asseconderanno i bisogni del corpo, come ha spiegato Niederkofler alla riapertura dell’Aman - il primo tra gli hotel di lusso a Venezia a rompere gli indugi - con il nuovo general manager Licinio Garavaglia. «La natura dà in ogni stagione quello di cui abbiamo bisogno» spiega lo chef.

Niente verdura o frutta uscite dalle serre, niente cibi sotto vuoto, niente sprechi, è la filosofia che abita le cucine dell’Aman dove fu preparato il banchetto di nozze di George Clooney e Amal, ma anche i piatti per stuzzicare l’appetito da uccellino di Jane Fonda.

«Sono onorato di lavorare con una realtà iconica come Aman Venice» spiega Niederkofler «e non vedo l’ora di esplorare la ricca varietà di ingredienti che la laguna veneziana offre e di creare piatti autentici che rispecchino la mia idea di cucina etica». —

M.P.

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