Personale in fuga dalle Rsa. «Anziani in crescita bisogna investire»

La Cgil fornisce le cifre del fenomeno in provincia di Venezia per ospedali, case di riposo e medicina territoriale
Alessandro Abbadir
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VISITE IRA
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Ospedali, territorio e case di riposo: la sanità in provincia di Venezia e specialmente in  Riviera e nel Miranese va ripensata radicalmente di fronte al costante invecchiamento della popolazione. Se ne parla giovedì 15 settembre alle 17.30 nel parco di villa Concina a Dolo in un confronto sugli Stati generali della Salute di Riviera e Miranese. Organizzano la Cgil, il Sindacato Pensionati Spi e la Cgil Funzione Pubblica di Venezia.

Oltre il 23% dei 270 mila residenti del comprensorio dei 17 Comuni è over 65 e metà di questo è over 75. Mutano così le esigenze del territorio in termini di salute visto che 63.836 persone sono anziane. «Come Cgil», dichiarano Daniele Giordano (Cgil), Daniele Tronco (Spi Cgil) e Marco Busato (Fp Cgil), «abbiamo organizzato questo momento di confronto pubblico per rivendicare investimenti sulla sanità pubblica in tutto il territorio metropolitano».

«Abbiamo deciso di partire dall’area della Riviera e del Miranese proprio perché questo territorio più di altri ha pagato le scelte fatte durante la pandemia, dall’istituzione dell’ospedale Covid con la chiusura di interi reparti sino alla mancata attuazione della programmazione sanitaria».

Gli ospedali

La Cgil sottolinea come sia indispensabile che vengano rispettate le schede ospedaliere in scadenza. «Per quanto riguarda l’ospedale di Dolo, i posti letti previsti dalle schede ospedaliere della Regione», esemplifica Giordano, «sono 36 per Ortopedia. Attualmente ne sono aperti 24. Per Ginecologia previsti 17 ne e sono aperti zero. I pediatri previsti erano 6 più 2 per la Patologia neonatale, previsti zero. Va ricordato poi che non tutti i reparti che con il Covid erano stati trasferiti da Dolo a Mirano sono poi ritornati dove erano. Per Riabilitazione, i posti previsti e mai attivati erano 45 a Dolo e 45 a Mirano».

«Va detto poi che la fuga di personale dagli ospedali è costante a causa delle retribuzioni che sono inferiori nel pubblico alle offerte che arrivano dal privato. È chiaro che queste figure vanno dove si è pagati meglio».

Territorio

Il versante del potenziamento della medicina del territorio è importante per la Cgil. «Non sono stati aperti a Dolo e Mirano gli ospedali di comunità, rispettivamente con 24 posti letto a Dolo e 12 a Mirano. Va potenziata la presenza dei medici di famiglia in tutto il comprensorio: ne mancano da uno a due e in qualche caso anche tre per Comune», prosegue la Cgil.

«A soffrire maggiormente sono i territori di Martellago, Spinea, Scorzè Mirano, Fiesso, Stra, Mira, Camponogara, Campolongo e Vigonovo, senza contare la presenza di tanti medici prossimi al pensionamento. Vanno realizzati distretti sanitari moderni come quello atteso da anni a Mira».

Case di riposo

«Le case di riposo nel territorio di Riviera e Miranese attualmente in funzione», sottolinea Giordano, «sono molte: 7 nel Miranese e 4 in Riviera. Con i problemi che si sono sviluppati nell’ultimo anno, le case di riposo rischiano di avere i bilanci in rosso a causa del caro energia e del rincaro dei materiali».

«L’alternativa, se non ci saranno fondi specifici per far fronte alla situazione, sarà quella di un rincaro notevole delle rette o della chiusura di metà delle strutture se non ce la faranno a causa dei costi di gestione».

Per la Cgil, troppo spesso le case di riposo vengono utilizzate dalle famiglie quando le condizioni dei propri cari sono già complicate.

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