Per un pugno di lavanda
La pianta copriva la visuale, Veritas ha tolto tutti i fiori

Le aiuole di lavanda in via Passo prima della rasatura
CAMPALTO.
Scoppia il caso «lavanda di Venzone» a Campalto. Lunedì gli operatori di Veritas, contattati dall'ufficio comunale del Verde, hanno «tosato» nel vero senso della parola la lavanda piantata dai commercianti in via Passo che in questi giorni stava fiorendo. A lamentarsi nei giorni scorsi e scrivere una lettera ai vigili di piazza Pastrello era stato Mario Sessolo, residente in via Prete Ermanno, perché la lavanda gli copriva la visuale per immettersi in via Passo.
Detto fatto. Lunedì sono arrivati gi operatori di Veritas, ma anziché tagliare solo la lavanda che impediva il passaggio, hanno tagliato tutto il lato destro fino all'incrocio con via Sabbadino. A quel punto diversi residenti hanno preso il telefono e chiamato il municipio, per domandare cosa stesse accadendo. In primis la presidente dell'associazione Campalto Viva, la farmacista Alice Patelli, infuriata: «Questo - spiega - è il periodo della fioritura, per una persona che protesta si deve tagliare tutta la lavanda che abbiamo piantato? Tra l'altro non è neanche il periodo giusto e le piante potrebbero morire. Allora visto che ciascuno guarda il suo particolare, come il signore che non conosco ma che non capisco se sia il sindaco del paese, adesso Veritas dovrebbe venire a sistemare l'aiuola davanti alla farmacia, che da non so quanto tempo sollecitiamo che venga messa in ordine, il verde del centro, i giochi nel parchetto delle Poste. Devono essere sistemate le aiuole attorno alla fontana e cambiate le luci, mezze di un tipo e mezze di un altro, e c'è da fare anche via Gobbi». Aggiunge Alice Patelli: «Bastava potare quel pezzetto, visto che è l'unico che si lamenta, con che criterio rasare tutti i fiori della strada?». Dopo telefonate su telefonate, l'associazione Campalto Viva è riuscita a fermare il taglio lungo il lato sinistro e preservare almeno una parte della lavanda. Un po' stupito anche il presidente della Municipalità di Favaro, Ezio Ordigoni: «Nessuno mi aveva avvertito». L'«operazione lavanda» è iniziata oramai sei anni fa, quando il compianto Giancarlo Vanin, ginocchia a terra, aveva iniziato la piantumazione per rendere più decorosa via Passo. Un'iniziativa che era stata subito accolta positivamente dalla comunità, un'idea originale e «profumata». Nel 2008 è partito il progetto «la via delle lavanda», una sinergia tra Municipalità, commercianti e Comune, per «profumare» le vie del centro con lavanda di Venzone. (m.a.)
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