Penzo e Boscolo Zemelo, è già sfida a Chioggia per il dopo Armelao
Fuori da Palazzo Ferro Fini, rappresentano le due anime del Fratelli d’Italia per la carica di sindaco

Fratelli d’Italia Chioggia non è riuscita a conquistare palazzo Ferro Fini, ma scalda i motori per le prossime comunali a Chioggia, forte del successo di lista, con il 27.6%, e dei numeri importanti raggiunti dai due candidati locali: il volto storico, Matteo Penzo, con 2.300 preferenze, e la giovane Cristina Boscolo Zemelo alla prima esperienza, con 1.652.
Due figure per molti aspetti diverse e che incarnano due anime del partito che dovranno trovare un punto di mediazione per evitare di disperdere l’importante risultato uscito dalle urne il 24 novembre.
Nessuno vuole al momento sbilanciarsi sugli scenari per le prossime comunali, ma il fatto che manchi meno di un anno alla scadenza naturale del mandato e che l’amministrazione Armelao potrebbe anche chiudere in anticipo per le continue acque agitate in maggioranza, autorizza a leggere tra le righe dei commenti alle regionali anche qualche riflessione di prospettiva.
Previsioni smentite
La mancata elezione di Penzo, poliziotto, in politica da anni, ex presidente del Consiglio comunale, ex presidente dell’Ipab Casson, noto anche come “mister preferenze” per l’enorme seguito di consensi, è stata clamorosa.
Le 2.300 preferenze incassate in provincia non sono state sufficienti e la delusione personale e del circolo di Chioggia lunedì sera era palpabile. «Il risultato delle regionali è stato diverso da ogni previsione» spiega Penzo, «È stata un’esperienza molto importante anche se non ho ottenuto il risultato personale atteso. Ringrazio i 2300 cittadini della provincia di Venezia che hanno sostenuto e creduto in me. Chiaro che sui risultati ha pesato l’anomalia di correre con due candidati locali che non sono stati nemmeno appaiati, creando sicuramente qualche confusione nell’elettorato. Infatti molti hanno votato il simbolo, senza dare la preferenza. Rimane il fatto che FdI a Chioggia ha dimostrato di essere viva e di aver un forte seguito. Ora andrò avanti a lavorare per la mia città, Chioggia, e per la parte sud della provincia che mi ha ripagato con tantissimi voti personali, risultando uno dei pochi comuni in cui il mio partito ha mantenuto un’ottima percentuale, superando anche la Lega che altrove invece ha padroneggiato, grazie alle preferenze date al mio nome. Sulle comunali spetterà alle segreterie provinciali lavorare per trovare un candidato forte, che unisca i tre partiti del centrodestra e che unisca anche le anime dei partiti, dato che è evidente come ci siano correnti interne in ciascuno».
Risultato da non disperdere
Anche la Boscolo Zemelo non ha nessuna intenzione di disperdere il verdetto delle urne. Imprenditrice nel settore balneare e alla prima esperienza elettorale, Boscolo Zemelo vuole mettere a frutto il consenso ricevuto mettendosi a disposizione del partito.
«È prematuro parlare del mio ruolo nelle prossime comunali», spiega, «Non è nei miei pensieri, ma sono a disposizione del partito. Ora ho in mente solo il fatto di consolidare l'enorme consenso ricevuto perché, anche se non eletta, mi sono presa l'impegno di dare risposte a tutti coloro che mi hanno dato la fiducia. Il mio risultato, con 1.001 preferenze a Chioggia, che ha superato nomi molti noti, evidenzia una risposta positiva della città all’emergere di una figura nuova, giovane e dinamica, che forse ha saputo intercettare un consenso trasversale, con cittadini di tutte le fasce d’età, e una presenza particolarmente significativa tra i più giovani. Il problema delle comunali a oggi non me lo sto ponendo. Credo in un partito che si sappia aprire alla società e che non rimanga rinchiuso nelle stanze. A livello locale vanno risolti i problemi, in particolare i personalismi. La politica non va intesa come carrierismo. Lavorerò sempre per lo sviluppo del territorio». —
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