Forcolin passa al contrattacco: «Fuori chi non ha votato FI»
Il coordinatore provinciale di Forza Italia: «Penalizzati da Zaia, ma molti dei nostri hanno votato FdI»

Per i detrattori è il "grande sconfitto", ma lui non si sente ancora un leone in trappola ed è pronto a sferrare qualche feroce zampata. Gianluca Forcolin avrebbe voluto attendere ancora qualche giorno per l'analisi del voto che lo vede con quasi 4 mila preferenze fuori dal Consiglio regionale, ma contrattacca subito: «Adesso se ne vadano da Forza Italia quelli che hanno votato altri partiti».
Dallo scorso gennaio è coordinatore provinciale. Scalzato Michele Celeghin, facendo man bassa di tessere, 1200, ha travasato i valori e le tradizioni leghiste in questo nuovo corso, così come aveva fatto del resto Flavio Tosi. Esponenti come Maurizio Trevisiol, delegato al congresso nazionale, lo difendono a prescindere. C'è già chi lo lancia alle prossime amministrative, nella sua Musile, di cui è già stato sindaco, o San Donà, dove era assessore, estromesso in polemica con FdI. Lui va già duro: «Ho parlato con Tajani, Gasparri, Tosi e ho fatto i nomi dei traditori, devono andarsene subito».
Forcolin, cosa è successo?
«Ho tantissime telefonate in questi giorni, e non è facile. Zaia ha cannibalizzato, purtroppo, quel voto moderato tipicamente di Forza Italia e lo ha portato alla Lega. Se ci fosse stato solo Salvini e Zaia si fosse ritirato, molto probabilmente la Lega in Veneto avrebbe portato a casa i risultati del Movimento 5 stelle o giù di lì. La vittoria è di Luca Zaia, moderato e istituzionale».
Anche altri hanno subito la discesa in campo del presidente uscente.
«Zaia ha ottenuto un risultato talmente importante che ha cannibalizzato il voto moderato di Forza Italia e anche dimezzato le pretese di Fratelli d'Italia. In questi mesi si era parlato di un sorpasso di Fratelli d'Italia alla Lega, poi di pareggio, ma è finita 18 a 36. Nè sondaggisti nè bookmaker lo avevano messo in preventivo. Una caterva di voti e un ridimensionamento veneto di FdI. E per Forza Italia, un altro ridimensionamento perchè è mancato il voto democristiano e moderato».
Nessuna responsabilità di Forcolin?
«Forcolin ha preso 3.909 voti, pesa il 30 per cento in provincia di Venezia. Questo nome ha trainato Forza Italia in quasi tutti i Comuni, in particolare a San Donà e nella mia Musile. E questo mi rincuora davanti alle fatiche affrontate. Da qui dobbiamo ripartire: ringrazio gli elettori, i dirigenti e attivisti del partito che sono con me in questa sfida».
Ci sono già degli iscritti che invocano il commissariamento.
«Commissariamento a chi sta trainando il partito? Richiesta alquanto bizzarra direi. Che lo chiedano a Tosi, io rispondo a lui. Poi ci sarebbe da chiedersi da chi parte la richiesta, magari da quei presunti forzisti che domenica e lunedì hanno votato Fdi? Aderire a un partito è una cosa seria per quanto mi riguarda, evidentemente più di qualcuno pensa di poter utilizzare la bandiera solo quando torna utile». —
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