Una panchina rossa ad Asseggiano dedicata a Roberta Vanin ed Eleonora Noventa

Vicino alla chiesa è stata inaugurata la panchina rossa in ricordo delle due donne uccise a pochi giorni l’una dall’altra nel 2010 ad Asseggiano. L’iniziativa rientra nel programma di Novembre Donna

La panchina rossa ad Asseggiano
La panchina rossa ad Asseggiano

Una panchina rossa, due vite spezzate, l'infinita violenza sulle donne. Ad Asseggiano un appuntamento del Novembre Donna 2025 che racconta e ricorda Roberta Vanin ed Eleonora Noventa.

Roberta era titolare di un'erboristeria a Spinea, lui professore di chimica. Il 6 luglio 2010 Roberta Vanin veniva brutalmente ferita a morte con 63 coltellate. Cinque minuti di delirio: l'ex fidanzato la uccideva in negozio, all'ora di pranzo.

Una, due, tre pallottole invece hanno spezzato la vita di Eleonora Noventa, 16 anni appena, morta per mano dell'ex fidanzato trentenne che poi rivolgeva la pistola contro se stesso. Accadeva ad Asseggiano, in una via poco distante dalle rispettive abitazioni, e soltanto pochi giorni dopo, l'11 luglio 2010.

Ora in via Asseggiano, accanto alla chiesa, una panchina rossa ricorda le due donne, per iniziativa della Commissione delle Elette della Municipalità di Chirignago Zelarino, in occasione del Novembre Donna, Libere dalla violenza. Trenta giorni di iniziative che vogliono contrastare gli abusi di genere.

"Eleonora, Roberta e tutte le donne. Sempre con noi, nella mente e nel cuore", recita un biglietto che accompagna il mazzo di girasoli sulla panchina. Accanto a rose rosse e rose bianche, posate dalla presidente del Consiglio comunale di Venezia, dall'assessore al Patrimonio, con il presidente di Municipalità e la Commissione delle Elette di Chirignago Zelarino. Tra i partecipanti all'evento anche le mamme di Eleonora e Roberta.

«Ogni donna ha il diritto di essere al sicuro, di camminare per strada senza paura, di parlare senza essere giudicata. Il rispetto non è un favore, ma un diritto che tutti meritano. E non possiamo chiudere gli occhi davanti a chi soffre, non possiamo tacere davanti alla violenza». E' il messaggio recitato all'inaugurazione e svelamento di questo simbolo di lotta alla violenza, che è la panchina; un messaggio dedicato a tutta la comunità, che non deve mai voltarsi dall'altra parte, che deve ricordare alla donne che a Venezia esiste il Centro Antiviolenza (Cav), che da oltre trent'anni aiuta e accompagna madri, figlie, ragazze vittime di soprusi.

La Presidenza del Consiglio comunale di Venezia, il Cav e le Municipalità, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, anche per quest'anno hanno organizzato e promuovono oltre 40 appuntamenti diffusi su tutto il territorio comunale.

Nel fitto calendario del Novembre donna anche la mostra fotografica “Ri-scatti”, inaugurata a Forte Marghera lo scorso 6 novembre e che fino a domenica 16 esporrà il lavoro conclusivo del percorso di arteterapia e fotografia terapeutica svolto al Cav.
Il programma culminerà con lo spettacolo "Beyond silence", giovedì 20 novembre alle ore 20.30, al Teatro Goldoni di Venezia. Un concerto lirico sinfonico eseguito dalla My Venice Orchestra, la formazione femminile dell'Orchestra Sinfonica del Veneto. Il ricavato della serata, con un ingresso di 5 euro, sarà devoluto al Centro Antiviolenza.

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